Cronaca

Nicola Gratteri rivela: la 'Ndrangheta mirava alla mia famiglia

NAPOLI - La storia dell'impegno di Nicola Gratteri contro la 'ndrangheta e i tentativi di attacco verso la sua famiglia è stata al centro dell'ultima puntata di "La Confessione", la trasmissione condotta da Peter Gomez su Rai Tre. Nel corso dell'intervista, il procuratore capo di Napoli ha condiviso alcuni episodi preoccupanti, finora non noti al grande pubblico, relativi alla sua lotta contro la criminalità organizzata.

Gratteri ha raccontato di un episodio in cui la 'ndrangheta avrebbe pianificato di uccidere suo figlio minore causando un incidente stradale finto. Durante gli anni in cui è stato a capo della procura antimafia di Catanzaro, Gratteri ha avuto numerosi scontri con le cosche, portando a vari tentativi di attentati non solo contro di lui ma anche verso i suoi cari.

Un evento particolarmente grave si è verificato prima del suo matrimonio, quando sua moglie è stata minacciata con un colpo di pistola alla porta di casa e un messaggio intimidatorio. Un altro incidente ha visto il figlio maggiore di Gratteri, all'epoca studente universitario a Messina, sfuggire a due aggressori mascherati da poliziotti che avevano fatto irruzione nel suo palazzo. Per quanto riguarda il tentativo di attentato al figlio più giovane, Gratteri ha spiegato che l'ordine di attaccarlo mentre era in motorino proveniva dal carcere di Reggio Calabria, ma fortunatamente sono stati avvisati in tempo e l'attacco è stato sventato.

Nicola Gratteri ha concluso l'intervista sottolineando le difficoltà di vivere sotto costante protezione, evidenziando la tensione che questa situazione genera all'interno della sua famiglia.