Cronaca
Grattacielo Intesa Sanpaolo: dal progetto di Renzo Piano, pronto nel 2013
TORINO, 12 FEBBRAIO 2012 - Ad un solo metro di differenza in altezza l’una dall’altro, la Mole Antonelliana, principale simbolo del capoluogo piemontese ed il Grattacielo Intesa Sanpaolo, nuovo coraggioso progetto edilizio nella zona Cit Turin, saranno le due vette a spiccare di più tra le meraviglie architettoniche della città. La fine dei lavori è prevista per il prossimo anno. La struttura, imponente con i suoi futuri 166 metri (uno in meno della Mole appunto) ed una sfilza di uffici che ospiteranno i dipendenti della prestigiosa banca da cui il nome, comprenderà anche una zona relax, completa di bar e ristorante. [MORE]
Una struttura ambiziosa questa, che per la sua realizzazione, punta anche sui giovani. L’intero processo di costruzione dell’opera infatti, verrà seguito attivamente dagli studenti del master sulla progettazione e costruzione di edifici di grande altezza, realizzato dal Politecnico di Torino con Intesa Sanpaolo e la Camera di Commercio.
Torino corre incontro al proprio destino: una città che si evolve a ritmi repentini, a cui la creatività e l’impegno dei giovani talenti in particolare, sta regalando una nuova reputazione di centro innovativo.
I dirigenti di Intesa Sanpaolo credono molto in questo connubio che «dimostra un rapporto intenso e indissolubile - come dichiara Enrico Cucchiani, amministratore delegato - tra il gruppo e la città. Noi saldiamo la gratitudine per il passato e la fiducia per il futuro. E' il segnale che crediamo nel futuro della città, nella sua capacità di trasformarsi e di diventare la capitale italiana dell'innovazione. Diventerà un punto di riferimento di Torino».
Dal canto suo, anche il sindaco Piero Fassino si riferisce al progetto definendolo «un contributo significativo alla vita della città da parte di una banca di cui siamo orgogliosi».
Le parole di Cucchiani e Fassino lasciano trapelare il pensiero comune che il grattacielo possa presto diventare un nuovo simbolo distintivo per la città rinnovata.
Rosa Maria Curci