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Grandi opere, Di Maio: "Troveremo un accordo"

ROMA, 6 AGOSTO - Oggi, in una intervista ad Agorà Estate su RaiTre, il Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, ha parlato dei temi più discussi in questi giorni e delle prossime iniziative del governo. [MORE]

Sulle grandi opere, tema che ha fatto apparire la maggioranza meno compatta del solito, il Ministro ha dichiarato: "Troveremo un accordo su tutto come abbiamo già fatto. Con la Lega abbiamo lavorato benissimo in questi due mesi, abbiamo portato avanti dei provvedimenti su cui a volte noi non eravamo pienamente d'accordo o loro non erano pienamente d'accordo ma abbiamo sempre trovato un punto di caduta. Vi posso assicurare che questo governo è coeso". Di Maio ha confermato che sulle grandi opere il M5S "non ha pregiudizi”, tuttavia “va ricordato che si tratta di spendere 10 miliardi per andare da Torino a Lione in un paese in cui spesso i cittadini non hanno autobus strada e metro nelle periferie. Facciamo in modo di discuterne in modo tale da risolvere le cose non a mezzo stampa".

Il Ministro ha annunciato che per le “pensioni d’oro” "è pronta e la calendarizzeremo a settembre” dato che “tra decreto dignità, decreto motovedette, milleproroghe, decreto ministeri, che sono stati provvedimenti importanti per affrontare il tema dell'immigrazione, del precariato e di altre crisi sociali, non siamo riusciti a portarla avanti nel dibattito parlamentare di questi primi due mesi" e ha ribadito: "lo faremo da settembre, non solo per i pensionati d'oro ex manager di Stato, i grandi pensionati che da quattromila euro in su non hanno versato i contributi e prendono pensioni anche di ventimila euro al mese, ma anche per i sindacalisti. Perché ci sono non pochi privilegi anche per i sindacalisti sulle pensioni. Quindi sarà un provvedimento a 360 gradi che ridarà alle pensioni minime e toglierà alle pensioni d'oro".

Sul decreto dignità: "Credo che non ci debba essere fiducia, non ci sarà fiducia come avevo detto alla Camera. Ci abbiamo messo tre giorni, 250 emendamenti, ma è stata una discussione franca nella quale siamo arrivati ad approvarlo senza fiducia, come avevo detto".

Su Foodora che ha deciso di abbandonare l’Italia: "Foodora va via non solo dall'Italia, ma anche da Francia e Australia perché considera in questi mercati difficili. Noi vogliamo dare più tutele e garantire un salario minimo ai raider. Se vanno via per questo va bene''. Di Maio promette ''Noi a settembre ricominceremo il tavolo per i diritti dei raider. Oggi molti giovani lavorano per dire che lavorano, senza guadagnare. Basta essere sfruttati''.

Sui vaccini: "Per questo governo i vaccini sono una priorità vogliamo ci sia la massima copertura vaccinale ma non è solo con gli obblighi e minacciando i bambini di non farli andare a scuola che si ottiene questo risultato. La sanzione è un approccio sbagliato bisogna coinvolgere le famiglie, devono ascoltare il pediatra. Noi siamo a favore dei vaccini".

A chi gli chiede cosa ne pensa della proposta del Ministro Fontana di abolizione della legge Mancino Di Maio ribadisce l’importanza di pensare alle “priorità del paese” e continua: “Abbiamo affrontato il tema dell'immigrazione che era una priorità e lo stiamo facendo intelligentemente. Ora facciamolo pure sugli altri fronti. Questo paese ha 5 milioni di persone in povertà assoluta. La discussione sulla Legge Mancino non c'è nel contratto di Governo. È una sua idea. Quando 5 milioni di persone in povertà assoluta o imprenditori sotto il colpo della burocrazia e le tasse di ogni giorno, vedono il dibattito sulla legge ogni giorno, si chiedono se il Governo ha capito le priorità Io dico sì, le ha capite, ma non dobbiamo alimentare una discussione di distrazione di massa. Di Maio ci tiene inoltre a precisare: ”Qui non c'è emergenza razzismo, lo ha dimostrato il fatto della nostra atleta che si pensava fosse vittima di una aggressione razzista. Ci sono stati altri episodi? Nello stesso numero degli anni precedenti. Ora fa notizia per attaccare il Governo sul fatto del razzismo. Se continuiamo a discutere di questa roba gli Italiani non ci seguono, hanno altri problemi: lavoro, tasse, burocrazia, lavoro per i figli e per loro stessi".

Parlando dell’Ilva di Taranto il MInistro ha dichiarato: "Quelli che governavano prima e che fanno la parte degli esperti mi hanno lasciato una procedura di gara che l'Anac dice sia piena di criticità. Non sarò io a decidere ma la legge a dirmi se devo ritirare in autotutela la gara" e ja continuato: "Quelli che mi fanno la lezione sul caso Ilva hanno firmato una gara in cui Arcelor prevede 10 mila lavoratori contro 14 mila".

Sul vincolo al 3% della Legge di bilancio: "Ovviamente se con il ministero dell'economia riusciamo a trovare soluzioni su flat tax, pace fiscale, legge Fornero e reddito di cittadinanza senza sforare i parametri di bilancio ben venga, vuol dire dare meno preoccupazioni ai mercati, ma i parametri non devono essere il modo per dire che non lo possiamo fare, altrimenti facciamo come gli altri e gli italiani ci mandano a quel Paese". In ogni caso Di Maio assicura che non ci sarà un aumento dell’Iva.

Fonte immagine: olbia.it

Fabio Di Paolo