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VENEZIA, 5 NOVEMBRE 2013- La Commissione Ambiente del Senato è giunta in laguna. Tema principale dell’incontro sarà il passaggio della Grandi Navi davanti a San Marco, ma molti sono anche gli altri argomenti in programma.[MORE]
Oggi la commissione incontrerà l’Autorità portuale per discutere della salvaguardia della città, della nuova Legge speciale e dello sviluppo industriale. Sulla nuova Legge speciale per Venezia il sindaco della città Giorgio Orsoni ha dichiarato: “Chiediamo una legge speciale innovativa, che metta mano alle competenze su questo territorio. Questo deve essere l'obiettivo principale. Spero di convincere la commissione, perché è più facile andare sulla strada antica, dando provvidenze e mettendosi a posto la coscienza, ma non portando da nessuna parte”. Il sindaco ha proposto di destinare un’aliquota delle imposte dirette e indirette generate da Venezia per la sua salvaguardia. Sulla soluzione proposta, Orsoni commenta che “un esempio in questo senso è avvenuto con l'attribuzione di una percentuale dei fondi del Mose alla manutenzione della città, come siamo riusciti a far inserire nella legge di Stabilità dell'altro anno. Questo sta dando risultati oggi, attraverso il minimo di certezza necessario”. Sul fatto che a Venezia sia stata inviata una commissione poi, Orsoni sottolinea la sua contrarietà. “Sono contrario ai commissari perché significa riconoscere che l'amministrazione ordinaria non funziona: bisogna invece costruire un'amministrazione che funzioni. Per la città più bella del mondo chiediamo semplicemente i soldi che ci meritiamo, visto che paghiamo 21 miliardi di tasse l'anno. Oggi si è cercato di fare il punto sul chi, sul cosa, sul dove, sul quando, sul come e sul perché. Quel che ho detto io è che la prima necessità è quella di non sovrapporre le competenze, ad esempio tra Comuni e Regione, adottando una visione della Laguna che sia rispettosa della sua unicità”.
Se l’idea del sindaco è quella di spostare l’arrivo della Grandi Navi al porto di Marghera, l’Autorità Portuale non si dichiara dello stesso avviso. In una nota si legge: “Lo scenario relativo alla proposta di Marghera presenta una selva di problematiche tecniche (banchine da realizzare, bonifica delle aree retro-banchina usate per anni per attività industriali, sottoservizi da spostare, sicurezza dei passeggeri e della navigazione non garantita) che non sono state prese in considerazione e che allungherebbero i tempi di realizzazione di una nuova stazione passeggeri, annullando sia la fase di urgenza tante volte sottolineata che quella intermedia. Da una prima stima si tratta di almeno 500milioni di euro e almeno 8 anni di lavori”.
Federica Sterza