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Grande Pozzovivo: vuoto sui big. Hesjedal ancora in rosa

LAGO LACENO (Avellino), 13 Maggio 2012 – Ottava tappa al Giro d’Italia (229km tra Sulmona e la località campana) vissuta tutta in attesa dell’erta finale, il Colle Molella (10 km con pendenza media del 6%) a quattro chilometri dal prestigioso arrivo di Lago Laceno dove nel 1998 Zulle riuscì a staccare Marco Pantani, a cui oggi era dedicato il traguardo.
A trionfare è stato Domenico Pozzovivo (Colnago), scalatore puro partito nel tratto più duro, a sette chilometri dal gran premio della montagna.
Maglia rosa ancora sulle spalle di Ryder Hesjedal (Garmin) che ha sofferto ma ha tenuto duro per mantenere ancora un giorno il simbolo del primato.[MORE]

Il lucano è salito sui pedali, ha messo giù un dente ed è riuscito a fare una gran bella differenza in poche centinaia di metri guadagnando una trentina di secondi di vantaggio sul gruppetto dei migliori. Nei quattro chilometri pianeggianti dopo lo scollinamento, che sulla carta non si addicevano a questo scricciolo di 50kg, è riuscito a mantenere il margine e ad arrivare a braccia alzate. Questa le parole che esprimono la sua gioia: «A un certo punto ho detto o la va o la spacca. Quel tratto finale sembrava interminabile ma per fortuna ce l’ho fatta. Sono troppo contento, è stupendo.» Per lui è anche la prima vittoria al Giro d’Italia
Solo lo spagnolo Benat Intxausti (Movistar) ha provato a inseguirlo, mentre gli altri uomini di classifica hanno sottovalutato l’azione del ventinovenne che potrebbe dire la sua anche in ottica podio di Milano, vista la sua buona tenuta su salite ben più aspre. Il suo attacco era già preventivato alla partenza ma di certo non ci si aspettava che gli avrebbe regalato il massimo dei risultati.

I big si sono marcati stretti ancora una volta e non si è ancora capito chi possa essere il favorito per la vittoria finale. In buona salute è parso Ivan Basso (Liquigas Doimo) che ha messo quattro compagni a tirare sull’ascesa al Molella, col solito Szmyd che ha tenuto un ritmo altissimo per lunghi tratti e ha dimostrato ancora una volta di essere il migliore gregario possibile in montagna. La selezione è arrivata da dietro e ha portato al traguardo solo un plotoncino di una ventina di uomini giunto con 27’’ di ritardo dal vincitore. Per il secondo giorno consecutivo si è visto nelle posizioni di vertice Frank Schleck (Radioshack Nissan) che sembra sempre più in condizione e sarà da tenere d’occhio nell’ultima settimana.
L’Astana di Kreuziger ha provato a condurre la corsa per i primi chilometri d’ascesa ma poi ha dovuto cedere alla forza degli uomini in verde. Delusione di giornata, invece, è arrivata da Damiano Cunego che non sembra per niente in forma e si è staccato ancora una volta: per lui sembra essere già arrivato l’addio ai sogni di gloria e ormai dovrà pensare solo a un successo di tappa.
Salgono le quotazioni di Joaquin “Purito” Rodriguez (Katusha) che ha sprintato per il terzo posto e ha guadagnato così 8’’ di abbuono sugli avversari. Zitto zitto è quello messo meglio in classifica, ma in pochi sembrano essersene accorti.

Domani giornata tranquilla con 166km tra San Giorgio del Sannio (Benevento) e Frosinone: un arrivo per velocisti, dove Mark Cavendish potrà mostrare ancora i muscoli a tutti.

Stefano Villa

(nella foto Domenico Pozzovivo, da http://www.lenovae.it)