Politica
Governo, stretta sulle riforme. Renzi: "Referendum? Mi gioco tutto"
ROMA 12 APRILE - Stretta finale sulle riforme istituzionali. Il Premier Matteo Renzi, nel suo discorso alla Camera, ha dato formalmente il via libera alle riforme costituzionali riguardo legge elettorale, procedimento legislativo e Titolo V. Lo ha fatto in un'Aula praticamente deserta, in quanto le opposizioni hanno abbandonato la Camera, in segno di protesta, subito prima del suo intervento. "Oggi vince la democrazia, scappare dal dibattito è indice di povertà sui contenuti", ha replicato Renzi riguardo l'assenza di M5s, Lega, Si e FI.[MORE]
RIFORME "Per la prima volta la classe politica mostra il meglio di se stessa. Riforma se stessa e non altrettanto hanno fatto altre parti della classe dirigente di questo Paese. Perciò la politica dà una grandissima lezione di dignità al resto della classe dirigente di questo Paese", ha detto Renzi. "La politica - ha poi sottolineato - si dimostra in grado di far vedere la pagina più bella quando sfidata. Sono qui per rendervi omaggio e gratitudine: date una lezione a tanti". Il Premier è entrato anche nel merito delle riforme: "Dicono che legge elettorale e riforma consegnano le istituzioni a una sola forza politica. Ma la realtà è diversa. Questa riforma non mette in discussione tutte le maggioranze qualificate che restano o vengono rafforzate, come quella per eleggere il presidente della Repubblica", ha ammesso il premier ricordando che ci saranno governi in grado di durare cinque anni e che una "democrazia che non decide è l'anticamera della dittatura", ha proseguito citando Calamandrei. "Il procedimento legislativo diventa più snello, si ferma l'abuso della decretazione d'urgenza cui neanche noi possiamo dichiararci immuni, senza che si tocchi il sistema di pesi e di contrappesi. Si interviene sul Titolo V rendendo lo Stato più responsabile, si elimina il bicameralismo perfetto che era considerato da tutte le forze politiche un tabù da abbattere", ha concluso il presidente del Consiglio.
REFERENDUM COSTITUZIONALE Il premier, a margine dell'incontro, ha parlato anche del prossimo referendum costituzionale. "Basta vincere", non importa con quale percentuale: "Mi gioco tutto", ha detto Renzi parlando ai cronisti. "Io farò la campagna referendaria a viso aperto, con determinazione, convinzione, tenacia e tutta l'energia di cui sono capace" ha assicurato. Non si parlerà solo di norme ma di "argomenti più demagogici, più popolari. Spero non populisti". Ai cronisti che gli chiedevano quale obiettivo si fosse posto per la consultazione di ottobre, Renzi ha risposto: "Il centrosinistra vinse nel 2001 con il 34% di affluenza ma non importa la percentuale".
Fonte immagine: il tempo.it
Alessandro Romani