Governo, Renzi: "A Lega e M5S chiederemo conto delle loro bugie"
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ROMA, 11 MAGGIO – “Il Partito Democratico chiederà conto in Parlamento a Lega e Movimento 5 Stelle delle loro bugie elettorali, ogni giorno” così Matteo Renzi, su Facebook, ha “salutato” l’avvicinarsi dell’accordo di governo tra i due partiti. “La democrazia non è uno scherzo, e dopo questa esperienza giallo-verde sarà chiara a tutti la differenza tra l’estremismo delle promesse a vuoto ed il buon senso delle riforme”.[MORE]
“Non sarà uno scherzo neppure la nostra opposizione, durissima” ha poi rassicurato Renzi, impegnandosi a dire “NO” alla fiducia al Governo, seppur nel rispetto delle istituzioni, “perché siamo diversi da chi insulta, odia ed illude”.
L’ex premier ha quindi evidenziato come il Movimento 5 Stelle abbia, nei fatti, smentito quanti lo avevano ritenuto un partito di sinistra, sfidando quest’ultimo ed il Carroccio a “rispettare le promesse folli ed irrealizzabili lanciate e rilanciate sui social e nelle piazze”. Dalla flat tax al 15% agli oltre 1600 euro netti al mese alle famiglie senza lavoro, fino al rimpatrio di oltre mezzo milione di immigrati, l’elenco degli impegni assunti in campagna elettorale e di complessa realizzazione è lungo.
Renzi ha inoltre commentato il possibile mancato gradimento di un governo giallo-verde a Bruxelles, ritenendo questo uno scenario “probabile” ma sottolineando come, concretamente, rilevi non tanto quanto piaccia alla Commissione Europea ma quanto sia gradito dagli italiani, che il 4 marzo si sono espressi in modo chiaro.
Nei prossimi giorni l’esecutivo Movimento 5 Stelle – Lega vedrà, con ogni probabilità, la luce. Non è tuttavia chiaro chi, effettivamente, assumerà la leadership. Esclusa, per il momento, una staffetta fra i due leader, infatti, impazza ora il toto-nomi. Tra i più recenti quello di Giulia Bongiorno, eletta tra le fila del Carroccio. Allo stato dei fatti, ad ogni modo, sia Di Maio che Salvini hanno ribadito di essere ancora al lavoro sul programma ed anche sulla squadra di Governo, sottolineando la necessità di avere ancora “un po’ di tempo”.
Paolo Fernandes
Foto: panorama.it