Politica
Governo: Napolitano detta consultazioni lampo
ROMA, 23 APRILE 2013 - “Chi ha tempo non aspetti tempo”. Sembrano procedere all’insegna di uno dei più recitati ed inflazionati proverbi italiani le consultazioni "lampo" del neo Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per la formazione del nuovo Governo. Il capo dello Stato al severo e critico discorso di insediamento di ieri sta facendo seguire i fatti. Da stamattina, al Colle, prosegue incessantemente il via vai delle alte cariche istituzionali, il primo faccia a faccia è avvenuto con i presidenti di Senato e Camera, e dei rappresentanti delle varie forze politiche presenti in Parlamento.[MORE]
L’intenzione chiara del Presidente Napolitano è di non indugiare ulteriormente e secondo il deputato del gruppo misto Pino Pisicchio «l’incarico verrà dato tra pochissime ore». Incarico di governo che secondo i rumors gravita nell’orbita di un nome del tutto nuovo: Matteo Renzi. Il sindaco di Firenze, oltre a ricevere una sostanziosa approvazione all’interno del suo partito, sembra riscuotere un certo consenso anche tra le fila del Pdl, come dimostrano le parole di Sandro Bondi: «questa candidatura sarebbe in linea con una domanda di cambiamento che sale dal Paese e dalla quale il Pdl e il presidente Silvio Berlusconi sono pronti da tempo».
Sulla candidatura di Renzi esprime parere positivo un’altra espressione di destra, Fratelli d’Italia: «nomi non ne abbiamo fatti – afferma Ignazio La Russa – ma certo Renzi corrisponde alla tipologia giusta, vogliamo il cambiamento». Anche Giorgia Meloni si dichiara pronta ad un «patto generazionale con Renzi, per dimostrare che la nostra generazione è meglio delle precedenti per capacità di dialogo nel trovare un terreno comune di soluzione ai problemi». Fratelli d’Italia ha comunque ribadito al capo dello Stato il proprio no ad un governo di larghe intese.
Posizione querst'ultima che è ampiamente condivida da Sel. Afferma difatti Nichi Vendola: «se sarà governissimo per noi sarà il tempo dell’opposizione. Diciamo no a qualsiasi esecutivo abbia un blocco berlusconiano al suo interno. Nessuna novità – aggiunge – nemmeno con Matteo Renzi, potrà farci accettare il Pdl al governo. Se il Pd facesse un governo con Berlusconi, questa parrebbe una camicia di forza per il povero Renzi».
Nel pomeriggio intanto saranno ricevute le altre forze politiche come ad esempio la Lega Nord. Quest’ultima attraverso Flavio Tosi si è così espressa: «Come sindaco mi piacerebbe che il capo dello Stato considerasse l’ipotesi di affidare l’incarico a Renzi, considerando quanto oggi i sindaci rappresentino in termini di vicinanza ai cittadini di rinnovamento». La stessa lega, d’altronde, da giorni è irremovibile nel dire no alla candidatura di un altro favorito all’incarico di Governo: Giuliano Amato.
A seguire sarà la volta dei capigruppo di Scelta civica, Movimento 5 stelle, che dopo due ore di assemblea alla Camera ha sciolto la riserva e ha quindi deciso di partecipare alle consultazioni, per poi concludere verso le 18 con i rappresentanti del Pdl e del Pd. Proprio quest’ultimo oggi pomeriggio è riunito per la direzione del partito a seguito delle dimissioni del segretario Bersani.
Ed è proprio arrivando alla riunione di direzione del Pd che Matteo Renzi si è dimostrato scettico rispetto alla possibilità di ricevere l’incarico di Governo: «la mia è l’ipotesi più sorprendente e meno probabile. Non credo sia sul tappeto. L’importante è che ci sia un governo: ho grande fiducia in Napolitano»
(Immagine da repubblica.it)
Giovanni Maria Elia