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ROMA, 17 AGOSTO 2013 - È un Enrico Letta positivo quello che si rivela in un' intervista al Sussidiario.net. «I sacrifici li abbiamo fatti e li stiamo facendo - ha chiosato il Presidente del Consiglio - non perché ci sia qualcuno ad imporceli, ma perché siamo un Paese adulto che vuole ricominciare a costruire il futuro dei propri figli. L'Italia può farcela».
Il premier ha anticipato le linee guida dell'intervento di domenica per l'apertura del meeting di Rimini: un discorso incentrato sull'inevitabilità del ruolo della nostra nazione in un' "Europa dei popoli" e non del semplice rigore.[MORE]
Continuare verso la crescita è il diktat che Letta ha lanciato. «Il rispetto dei vincoli di bilancio - ha evidenziato il presidente - ha consentito all'Italia di uscire dalla procedura di infrazione e di avviare, pur nella ristrettezza delle risorse, politiche per l'occupazione e la crescita.L'Italia può tornare a competere solo dentro un'Europa più solida e unita, anche e soprattutto sul piano politico».
Infine, tematica essenziale quella toccata da Letta, è senz'altro la rivalutazione del patrimonio culturale, sulla quale questione ha auspicato ad un rapido incontro col Ministro per la Coesione territoriale, Carlo Trigilia, per la programmazione dei fondi europei.
Fonte: Corriere della Sera
Nicola Capolupo