Politica

Governo, l'atto finale: sciogliere il nodo premier

ROMA, 18 MAGGIO – Ore conclusive per la formazione del Governo. Dopo giorni di incontri, dichiarazioni e aspettative, la Lega e il Movimento 5 Stelle hanno terminato il contratto per l’esecutivo. “Sono stati sciolti tutti i nodi sul contratto e nei prossimi giorni scioglieremo quello sul premier", ha spiegato Di Maio. "Lunedì o si chiude oppure abbiamo fatto un enorme lavoro, in pochissimo tempo, del quale qualcuno ci sarà grato, ce l'abbiamo messa tutta - ha commentato il capo della Lega Matteo Salvini - E la parola tornerà al presidente Mattarella. Altro tempo non ne vogliamo portare via. Ci sono scelte che dipendono da noi e altre scelte che dipendono da altri".

E se in queste ore il contratto è stato pubblicato online dal leader M5S Di Maio, il nome del premier resta ancora da definire. "Creata la base del governo, stiamo ragionando anche sul nome del premier. Dobbiamo ancora dirimere. Sono sicuro che troveremo una soluzione. Sono fiducioso che troveremo una soluzione. Creata la base di governo, creata ogni cosa il chi non sarà un problema" ha affermato il capo pentastellato. Salvini invece assicura che né lui né Di Maio saranno premier, però ammette che “sarebbe stato un onore rappresentare ma i numeri sono numeri e stiamo trovando la persona più adatta a rappresentare questo governo" confessa il leader del Carroccio. "L'identikit del futuro premier? Una persona seria", ha spiegato Salvini. "Se ci sarà, il premier firmerà il contratto, assolutamente, sarà il garante dell'attuazione del programma, non diamo pacchetti chiusi a nessuno. Chiunque sia, sarà protagonista o magari è già protagonista, della stesura di questo programma". Lunedì i due leader dei partiti si dovrebbero presentare al Colle con il nome del Premier. [MORE]

Nel frattempo la situazione italiana è monitorata anche dai vertici dell’UE e anche nella giornata di ieri è intervenuto il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis al Parlamento Ue: "Non commentiamo sulle politiche dei partiti o processi di formazione dei governi, ma quello che enfatizziamo in ogni caso è che è importante attenersi alla disciplina di bilancio, e specialmente per l'Italia continuare a ridurre il deficit e il debito perché fattori di rischio, è importante restare nei binari".

Federico De Simone

Fonte immagine: tgcom24