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MILANO, 24 NOVEMBRE 2011 – Lavoro frenetico per il professore che, ieri, appena tornato da Bruxelles si è recato a un pranzo di lavoro con Schifani e Fini, oltre che con il ministro dei Rapporti con il Parlamento Pietro Giarda, per chiedere una corsia preferenziale e protetta per i provvedimenti anticrisi.[MORE]
Mario Monti decide, insomma, di puntare al sodo e si preoccupa di garantire un iter senza intoppi, “agevole, condiviso e veloce” per le misure economiche. Il piano di lavoro che il premier avrebbe riferito ai presidenti di Camera e Senato sarebbe quello di discutere e approvare le questioni più urgenti, in materia di crisi, entro Natale. Alcune misure potrebbero essere già discusse dal Consiglio dei ministri di venerdì, mentre le riforme riguardanti il mercato del lavoro e la previdenza sarebbero rimandate a gennaio.
Allo studio dell’esecutivo ci sarebbero alcuni dettagli sui punti indicati pubblicamente da Monti: il ritocco dell’Iva (del 10% e del 21%), la revisione delle rendite catastali e dell’imposizione fiscale sugli immobili e la reintroduzione dell’Ici sulla prima casa che tenga conto dello ‘stato’ dei contribuenti. Tra le misure in discussione anche quella sul tetto all’uso del contante, ma la soglia dovrebbe essere alzata rispetto ai 300-500 euro ipotizzati all’inizio.
Inoltre, a giorni entrerà in vigore il decreto approvato lunedì dal Consiglio dei ministri relativo all’Irpef. È prevista una riduzione dell’acconto, dal 99% all’82% per il 2011. La differenza sarà saldata a giugno del 2012. Alla vigilia del periodo natalizio resteranno, dunque, nelle tasche di oltre 7 milioni di contribuenti circa 400 euro a testa, questo potrebbe dare nuovo impulso alla spesa e ai consumi.
Monti sottolinea la necessità di agire in fretta e preparare la strada alle misure in modo da limitare al massimo i problemi. Una nota diffusa al termine dell’incontro a palazzo Giustiniani spiega: <<Siamo di fronte a una nuova realtà: c’è una vasta maggioranza, non politica, che supporta un nuovo governo. In questo contesto emerge l’esigenza di un più incisivo coordinamento dei presidenti dei due rami del Parlamento con il governo>>. Per questo motivo nel corso dell’incontro <<si è convenuto sulla necessità di percorsi parlamentari agevoli, condivisi e veloci per l’esame degli interventi in materia economica, ivi compresa la riforma costituzionale relativa all’introduzione del principio del pareggio di bilancio. Ciò alla luce della situazione di emergenza che il Paese sta vivendo al riguardo e che va affrontata con provvedimenti incisivi, rapidi e risolutivi>>.
Gaia Seregni
(in foto: Mario Monti, fonte: ilnord.com)