Governo, il monito di Napolitano: «serve più continuità nelle istituzioni, è essenziale»
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ROMA, 25 GIUGNO 2013 - Il giorno dopo la sentenza di condanna all’ex premier Silvio Berlusconi le preoccupazioni per possibili stravolgimenti in seno al governo sono d’obbligo ed inevitabili, d’altronde i segnali provenienti dai parlamentari Pdl non sono di certo rassicuranti, vedi minacce di dimissioni avanzate nei giorni scorsi. Se poi, a tale situazione, si aggiungono le dimissioni della Idem da ministro delle Pari opportunità il quadro diventa ancor più completo e destabilizzante. [MORE]
Per tale ragione, intervenendo al Premio dell’innovazione della Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche) il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, senza espliciti riferimenti ha inviato a tutte le forze politiche un messaggio chiaro: «la continuità è un elemento essenziale e non significa – ha spiegato il presidente – conservatorismo o immobilismo. Vorrei un po’ più di continuità nella istituzione governo, infatti in Italia noi abbiamo il record della fibrillazione politica. Non passano due mesi dalla formazione di un nuovo governo che si parla della incombente, imminente e fatale crisi di governo».
Un’analisi, quella del presidente Napolitano, difficile da contraddire e che rimanda ad un compito preciso: «abbiamo bisogno – ha affermato il Capo dello Stato – della continuità delle istituzioni che fa tutt’uno con la loro capacità di auto rinnovarsi». D’altronde, fa notare Napolitano, «il rispetto e la cura delle istituzioni sono uno dei capisaldi dello Stato democratico e della società civile degna di questo nome».
(Immagine da giornalettismo.com)
Giovanni Maria Elia