Governo, consultazioni partono alle 14.30: Fico sonda asse PD-M5S
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Governo, consultazioni partono alle 14.30: Fico sonda asse PD-M5S

martedì 24 aprile, 2018

ROMA, 24 APRILE – Al via le consultazioni: alle 14.30 il Presidente della Camera dei deputati Roberto Fico incontrerà il Pd, alle 18 il M5S. Entro Giovedì dovrà verificare se è possibile un accordo tra i due partiti per ottenere una maggioranza per la formazione di un governo.

Dura è stata la risposta di Matteo Salvini: “Il Presidente della Repubblica ha dato mandato al presidente della Camera per sondare quale governo? Pd-5Stelle. Hanno perso in Italia, hanno perso in Molise. Bisogna rispettare sempre le indicazioni del Presidente ma farò di tutto perché non accada questa presa in giro". Mattarella ha anche ricordato che durante l’esplorazione del presidente Casellati il movimento grillino aveva proposto un accordo con la sola Lega, ma il Carroccio aveva respinto anche questa soluzione. "A distanza di quasi 2 mesi dalle elezioni del 4 marzo va sottolineato il dovere di dare al più presto un governo all'Italia", ha detto il presidente Sergio Mattarella, si è appreso, a Fico durante il colloquio al Quirinale. "Ho atteso altri tre giorni per registrare eventuali novità pubbliche, esplicite e significative nel confronto tra i partiti. Queste novità non sono emerse".[MORE]

Il leader pentastellato Luigi Di Maio scarica pubblicamente Salvini: "Io accetto la richiesta del capo dello Stato e presto incontrerò il Presidente della Camera per valutare la possibilità di questo percorso, visto e considerato che dall'altra parte non hanno voluto ascoltare i loro stessi elettori che chiedevano a Salvini di fare questo passo", scrive sul blog aggiungendo: "Questa è la settimana decisiva e sono molto ottimista" perché "non sarà un'alleanza: quello che valeva per la Lega, vale anche per il Pd. Le condizioni non cambiano". Dal suo comportamento ho capito che Salvini non vuole assumersi responsabilità di governo. Non si dica che non c'ho provato fino alla fine, adesso buona fortuna”.

Mentre Luigi Di Maio sembra essere aperto a una possibile alleanza con il Pd, il partito democratico è diviso: da una parte i renziani chiudono a qualsiasi trattativa per il governo, perseverando l’idea di andare all’opposizione: "La mia analisi è che ha vinto lo schema del tocca a loro. Era l'unico schema possibile, perché rispettoso della volontà popolare” ha affermato Renzi dopo la nomina dei presidenti delle Camere. Dall’altra parte il ministro uscente Franceschini, il quale ritiene che non si possa rifiutare qualsiasi tipo di trattativa: non si può rispondere con un semplice "no" quando il Pd incontrerà l'"esploratore" Fico: "Mi ha sconcertato leggere una raffica di dichiarazioni di totale chiusura di esponenti del mio partito mezz'ora dopo il conferimento dell'incarico". Abbiamo invece l'obbligo di verificare nei contenuti la possibilità di un'intesa” .Meno ottimista è il capogruppo democratico al Senato Andrea Marcucci, ritenendo i programmi dei due partiti troppo diversi per trovare una linea di azione comune, ma dichiarandosi disponibile a incontrare il Presidente Fico.

Federico De Simone

fonte immagine: ilpost.it

 


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