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Governo: caso Cesa spiazza Conte. Servizi, la delega a Bonassi. Renzi riapre a 'compromesso'.

Governo: caso Cesa spiazza Conte, M5s chiude a leader Udc. Renzi riapre a 'compromesso'. Servizi, la delega a Bonassi
ROMA, 22 GEN - Il caso Cesa piomba sulle trattative di Conte, impegnato nel progetto di ampliamento della maggioranza di governo.

Con l'ex leader Udc coinvolto nell'inchiesta anti-'ndrangheta, M5s ribadisce la chiusura a "soggetti indagati per reati gravi". Allargare al centro è comunque un'operazione fallimentare dice il centrodestra, salito ieri al Colle. 

Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, sembra usare toni più pacati e più aperti al confronto verso il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Dopo l’apertura della crisi di governo Renzi parla a Piazza Pulita, su La7, sostenendo che “siamo ancora in tempo per fermarsi: il mio appello è anziché andare a fare un compro-baratto e vendo dei singoli parlamentari, il mio appello è torniamo alla politica”. Renzi si rivolge direttamente a Conte: “Il mio personalissimo suggerimento al presidente del Consiglio e a tutti gli altri è smettiamola di fare le polemiche, se vogliamo confrontarci noi ci siamo”. Italia Viva torna quindi ad aprire all’idea di restare nella maggioranza, ipotesi che però vede – almeno finora – la contrarietà delle forze di maggioranza, soprattutto del Movimento 5 Stelle.

Il leader di Italia Viva ribadisce: “Il mio appello è non fate un baratto di singoli parlamentari, tornate alla politica”. A chi gli chiede se la sua nuova apertura dopo il ritiro delle ministre di Italia Viva sia segno di incertezza, il senatore replica: “Non è che è un segno di incertezza, è un segno di aprirsi al compromesso. Abbiamo scritto una lettera al premier che il premier non ha nemmeno letto e se l’ha letta non ha nemmeno risposto”. Renzi sostiene che quella in corso non sia una vera crisi di governo, per un semplice motivo, formale: “Il presidente del Consiglio non è andato a dimettersi e non lo farà mai. La crisi che c'è è quella economica. Noi abbiamo lo stesso Pil del '99 dopo la pandemia. Se volete confrontarvi nelle sedi istituzionali noi vi abbiamo scritto, vi abbiamo fatto le proposte, ci siamo”.

Non manca un riferimento di Renzi a Ciampolillo, il senatore diventato noto dopo la votazione all’ultimo secondo a Palazzo Madama sulla fiducia al governo: “Non ci prenderete mai come dei Ciampolillo qualsiasi, insaponando gli ulivi e dicendo che i vaccini non servono”. Renzi, inoltre, si rivolge anche al Pd: “Il Partito Democratico sta scegliendo di abbracciare i Cinque Stelle e il presidente del Consiglio. Mi sono domandato se mi convenisse fare questa battaglia, il mio appello è: tornate alla politica anziché fare un baratto con i parlamentari”. (Fanpage)