Estero

Gli Stati Uniti abbandonano le accuse contro la diplomatica indiana

 WASHINGTON, 13 MARZO 2014 – Un giudice statunitense ha abbandonato le accuse nei confronti della diplomatica indiana arrestata a New York 4 mesi fa, caso che incrinò i rapporti diplomatici tra i due paesi. Devyani Khobragade fu arrestata il 12 dicembre con l'accusa di aver dichiarato il falso nel compilare la richiesta di visto della sua governante indiana. Il governo di Nuova Delhi, indignato, s'è appellato più volte all'immunità di cui godeva la donna, specie riguardo il caso in cui la Khobregade ha parlato di un imbarazzante ispezione corporale a cui s'è dovuta sottoporre, una volta in carcere.

La Khobregade ha in realtà acquisito la completa immunità diplomatica nel mese di gennaio, concessa dalle Nazioni Unite a coloro che si trovano in missione all'estero. È stato questo il principale motivo che ha poi spinto un tribunale degli Stati Uniti ad abbandonare il caso. «Anche se la Khobregade non aveva alcuna immunità quando è stata arrestata e non ne ha adesso, la sua acquisizione di immunità durante la pendenza del procedimento ne impone il licenziamento», ha scritto il giudice distrettuale Shira Sheindlin. La cauzione di Khobregade, inoltre, è terminata.

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Nel mese di gennaio, la diplomatica era rientrata in India, lasciando a casa i figli e suo marito, cittadino statunitense. In un'intervista a un quotidiano indiano, aveva espresso la propria angoscia riguardo l'intera vicenda. Le accuse da parte dei procuratori degli Stati Uniti erano rivolte al fatto che la Khobregade più volte aveva costretto a lavorare la propria governante per più di 100 ore a settimana, spesso senza concederle un giorno di riposo, con un salario che si aggirava intorno al dollaro all'ora.

Foto: aljazeera.com

Dino Buonaiuto