Fantasticherie del cuore
Gli scandali a gogo! Come agire?
Non è facile oggi sapersi districare tra le tante oscenità che travolgono la vita di ogni giorno. Si assottiglia sempre di più la differenza tra il bene e il male e si viaggia verso un mondo dove si trova facilmente su tutto una giustificazione e un motivo di liceità, specie se c’è una tendenza di massa che approva e condivide. Il risultato sta diventando difficile da gestire. Non mi piace essere catastrofico, ma è palpabile la mancanza di una moralità capace di illuminare le scelte in ogni campo della vita. Tutto si somiglia; tutto sembra uguale. Non è così! Le differenze sono necessarie, specie lungo la strada che porta ad una coscienza matura e capace di non cadere nel pentolone dei comportamenti appiattiti e libertini, alla base degli scandali sociali, ambientali, comportamentali.[MORE]
Diversità che non esaltino in positivo solo se stessi, ma aiutino a dare un segnale di risveglio e di tutela personale, anche a chi non percepisce la natura perversa degli scandali giornalieri. Sono caduti i filtri che pur qualche tempo addietro, in qualche modo riuscivano a stare in piedi. Oggi si vive come se Dio fosse una favola o una scelta culturale o filosofica. Un danno incalcolabile per una società senza bussola. Il corpo dell’uomo sembra “evirato” dalla sua anima e del suo spirito. Il corpo diventa l’asse centrale intorno al quale si sviluppa l’intera ragione esistenziale. Interessanti le parole di Mons. Di Bruno durante una catechesi: “Ma un corpo privato dell’anima e dello spirito è ingovernabile e si abbandona ad ogni male. La scandalo più letale oggi sono i pensieri che giustificano ogni immoralità. Sono le dichiarazioni di persone di “apparenza” che nel loro quotidiano lavoro manifestano la piena e completa assenza del riferimento a Dio nella loro vita”.
Una denuncia della realtà chiara e senza veli che deve portare chiunque a riflettere e a cercare di porre un argine, prima che sia troppo tardi. Senza una verità che preceda l’essere umano tutto diventa fattibile, lecito, possibile, esportabile, vivibile. Non si tratta di fermare il progresso e le conquiste fatte, ma di indirizzarli verso la giusta direzione per consentire al mondo di migliorarsi, senza rischiare di essere sotterrato dalle sue finte libertà o da alcuni suoi discutibili successi. Come ci è stato detto sono i pensieri il pericolo che si annida in una comunità, quando gli stessi permettono di far passare ogni immoralità. La mancanza di Dio porta a tutto e questo e spinge ognuno al caos interiore.
Per non essere inghiottiti da un relativismo soffocante e senza uscite, bisogna saper vivere nel mondo senza essere del mondo. Un atto difficile perché oggi si vive di protocolli, convenzioni, schemi ben congegnati. La paura di essere fuori dalla partita in gioco è molto grande. Bisogna scegliere come fece Cristo al tempo dei farisei, padroni di una religione bugiarda e immorale. Il Messia non restò a guardare. Fu crocifisso, ma resuscitò! Oggi avvertiamo quella speranza di vita nella verità, nonostante il fetore delle corruzioni e delle falsità. Come deve agire allora un credente, tra menzogne e scandali a gogò? Scrive mons. Di Bruno: “Al cristiano è chiesta tutta quella fermezza e saggezza di Spirito Santo per non lasciarsi tentare. Occorre una preghiera ininterrotta perché si ottenga dal Padre, per Cristo, ogni grazia. Solo con la grazia di Dio che ci fa da scudo possiamo impedire che immagini e pensieri devastanti entrino nella nostra mente e nel nostro cuore per turbarli e trascinarli lontano dalla verità del Signore”. Si può fare!
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