Politica

Gli insegnanti calabresi in sciopero della fame si incatenano sul palco del Festival Trame a Lamezia

LAMEZIA TERME (CZ), 23 GIUGNO 2015 - Il Coordinamento degli insegnanti calabresi, il Comitato Lip di Lamezia Terme e il Comitato locale dell’Associazione Nazionale “Per la Scuola della Repubblica” hanno concluso a Lamezia Terme lo sciopero della fame a staffetta imbavagliandosi e incatenandosi per poco tempo sul palco di Trame, Festival contro la mafia, per ribadire il loro no al Ddl del Governo Renzi che sta per essere approvato al Senato e chiederne il ritiro. Gli insegnanti, da cinque giorni in sciopero e in procinto di passare la staffetta alla città di Modena, muovendo dal gazebo allestito su Corso Nicotera, hanno raggiunto in serata il palco di Trame, collocato nella piazzetta di San Domenico di Lamezia Terme, imbavagliati e incatenati per esprimere simbolicamente e con vistose scritte su striscioni, il loro dissenso alla censura della Rai e alla fine della democrazia scolastica.  [MORE]

«Noi ci sentiamo prigionieri - ha detto Daniela Costabile, responsabile del Comitato Lip di Lamezia - in un connubio di democrazia e dittatura. Ed è per questo che chiediamo a Renzi il ritiro del Ddl e, in via alternativa, l’assunzione dei precari tramite un decreto legge. No, quindi, alla trattativa mafia-scuola, alla gestione mafiosa della scuola, ai ricatti, al Ddl Buona Scuola. Vogliamo ricordare che, se il 90% circa di una categoria di lavoratori sciopera, come è accaduto il 5 maggio, significa che il malessere e la contrarietà sono ampiamente condivise».

La protesta, concentrata all’inizio in piazza della Repubblica, si è poi spostata su Corso Nicotera e infine per pochi minuti sul palco di Trame, « dopo aver ottenuto il pacifico consenso del direttore del Festival Gaetano Savatteri perché non volevamo interferire con le manifestazioni di Trame giunte alla conclusione» ha dichiarato Rosella Cerra, una delle referenti del Coordinamento degli insegnanti calabresi. Positivo il risultato dello sciopero della fame per l’attestazione di solidarietà di molta gente comune che ha dimostrando di aver recepito cosa significa distruggere l’attuale sistema scolastico. «Anche il sindaco Paolo Mascaro - ha precisato Rosella Cerra - si è fermato davanti al gazebo di Corso Nicotera esprimendo il suo sostegno agli insegnanti in maniera inaspettata, al di là del colore politico, per la sua diretta conoscenza del mondo della scuola essendo i suoi genitori insegnanti.

D’accordo, quindi, sulle nostre rivendicazioni sulla scuola, ritenuta dal sindaco, fondamento, garanzia e strumento indispensabile per una società civile». Testimonianze, riflessioni e pensieri sulla questione della scuola sono stati rilasciati per iscritto dai cittadini su un quaderno rosso, sistemato all’interno del gazebo, da inviare direttamente a Renzi. Hanno testimoniato il loro sostegno il sindacato Gilda, con presenza del delegato provinciale e regionale, Usb, Collettivo Ri-scossa Studentesca, Collettivo Autonomo Altra Lamezia, Mida, sindacato Contip di Napoli, Rifondazione comunista, Collettivo Casa Rossa, Spazio e Libertà, i partiti (Mov5stelle e Prc Lamezia), docenti in pensione preoccupati per le future generazioni, che saranno affidate ai privati in scuole gestite da presidi sceriffi con il “potere” di nominare i docenti aprendo di fatto le porte alla corruzione e al malaffare. «Nei giorni scorsi - ha chiarito Rosella Cerra –abbiamo fatto una piccola incursione a Trame con molta discrezione ricevendo la solidarietà anche di qualche magistrato, ugualmente preoccupato che la mancanza di una scuola libera possa influenzare le generazioni future lasciandole facili prede della manovalanza mafiosa. Abbiamo invece registrato il totale disinteresse dell’intero Pd lametino e nazionale».

Lina Latelli Nucifero