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Gli "indignados" infiammano la vigilia elettorale spagnola

Madrid, 21 Maggio- Alla vigilia delle elezioni municipali e quelle per il rinnovo di presidenza e Parlamento locale in 13 delle 17 Comunidades Autonomas in Spagna, irrompono sulla scena gli “indignados”, versione iberica dei sostenitori italiani di Beppe Grillo. Il movimento denominato “Movimento 15M”, che deve il nome alla data della sua prima uscita pubblica (15 Maggio), è nato dalla piattaforma “Democracia Real Ya”, si è sviluppato dapprima a Madrid, ma rapidamente ha interessato le più importanti città spagnole.[MORE]

 Nella capitale, a Puerta del Sol, la protesta degli “indignados” si è trasformata in un sit-in permanente con tanto di attendamento. La Giunta elettorale di Madrid aveva proibito la manifestazione, e si sono registrati degli scontri tra la polizia e i manifestanti; alcuni attivisti sono stati arrestati. Tuttavia le Forze dell’Ordine nelle ultime ore, hanno optato per un controllo “morbido” della protesta, limitandosi a vigilare il presidio.

Il movimento si dichiara apolitico, e punta il dito sulla corruzione della classe politica, sui vizi della casta: ciò inevitabilmente risulta un j’accuse nei confronti dei due grandi partiti che dominano la scena politica spagnola: il PSEO e il Pp. Le altre richieste consistono nel divieto agli inquisiti di candidarsi nelle liste elettorali e in una riforma elettorale che scardini il sistema bipartitico. Come accennato, sono piuttosto evidenti le affinità con il “MoVimento 5 stelle” di Beppe Grillo, sebbene non sia presente una figura leader-guru, come il comico ligure, nella protesta. Sono forti i connotati sociali nel movimento: la crisi economica ha avuto come conseguenza un forte aumento della disoccupazione. Il nucleo della protesta è costituito prevalentemente dai giovani ed è pertanto rappresentato da studenti, precari e disoccupati, insofferenti all’attuale situazione spagnola.