Cronaca
Gli inattivi: disoccupati, ma non in cerca di lavoro
ROMA, 13 GENNAIO 2012- Non sono disoccupati. O meglio sono disoccupati, ma non cercano lavoro: sono gli inattivi, e in Italia la percentuale di questa categoria sul totale della forza lavoro è pericolosamente alta, con dati preoccupanti anche rispetto al resto dell’Unione Europea. [MORE]
Sintomo di scoraggiamento e rassegnazione, gli inattivi sono quella categoria di giovani o adulti, appunto in età idonea a svolgere attività lavorative, che però non lavorano, ma cercano un’occupazione non attivamente e sarebbero disposti a iniziare subito a lavorare. Una seconda fascia di inattivi, comprende invece coloro i quali cercano lavoro, ma non sono disposti ad iniziare immediatamente a lavorare.
Secondo i dati diffusi dall’Istituto di Statistica dell’Unione Europea, il numero di persone che perdono le speranze di trovare un lavoro è in crescita, soprattutto nel nostro paese. In Europa sono circa 8 milioni le persone che non lavorano e che non sono in cerca di lavoro. Se la percentuale sul totale della forza lavoro europea è circa del 3,5% , in Italia questa percentuale cresce vertiginosamente fino a raggiungere l’11%. Tale dato è preoccupante, poiché simbolo di rassegnazione verso il futuro. Un dato, peraltro, non riscontrato in altri paesi dell’Unione, quali Belgio e Germania, dove tali percentuali si attesterebbero intorno all’1%.
I dati sono interamente consultabili sul sito dell’ Istat, all’indirizzo www.istat.it/it/archivio/44945
(foto: www.caffenews.it)
Claudia Candelmo