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Gli Entourage si raccontano su InfoOggi GrooveOn, intervista a Luciano Panama
MILANO, 11 DICEMBRE 2014 - Entourage, una band di Messina, conosciuta anni fa e che suonò per Rocchenrolla, una rassegna di musica dal vivo diretta da me. Dopo qualche anno li ho incontrati tra gli stand del MIAMI FESTIVAL e ne ho approfittato per buttare questa piccola intervista. Chi risponde alle domande è Luciano Panama, il cantante/chitarrista. Buona Lettura.
- Chi sono gli Entourage? Da dove vengono e cosa ci portano?
- Un trio con basso batteria e chitarra, rispettivamente Paola Cesco ed io che canto e in qualche brano suono anche il pianoforte.
Siamo siciliani, di Messina. Abitiamo la zona nord della città, che è anche il punto più nord-orientale dell'isola dove ogni giorno Ionio ed Tirreno si scontrano influenzando le nostre giornate. :)
Portiamo un modo genuino di fare musica, non legato necessariamente ad un obiettivo commerciale ma piuttosto legato all'aspetto culturale e alla ricerca.
Credo che Entourage possieda una varietà compositiva/stilistica che ritrovo davvero poco in altri progetti, che qualche volta è stata scambiata come confusione o non sapere bene dove voler andare, ma in realtà per noi è l'esatto contrario: massima libertà al nostro intuito alla nostra immaginazione alla nostra fantasia, senza limiti ben precisi e sempre tutto legato da un filo conduttore. Non ci interessa essere inseriti in un genere musicale preciso e se dovessimo scegliere a cosa appartenere sicuramente sceglieremmo tutta quella parte di musicisti dediti alla ricerca alla qualità ed al contenuto della musica. D'altronde la musica buona sta in ogni genere!
- Il vostro primo mini-album risale al 2006, quanta strada avete fatto?
- Sicuramente ne abbiamo fatta di strada! Ognuno di noi è cresciuto nel proprio strumento e di conseguenza tutto il progetto ha preso sempre più forma. Inoltre io credo di essere cresciuto anche dal punto di vista della produzione, occupandomi delle registrazioni e dei mix dei nostri dischi. Con Vivendo Colore sento sempre più vicino il sound che ho in mente, quindi la strada che voglio seguire. Ovviamente spero di crescere, studiare, imparare e mettere in pratica ancora nuove soluzioni.[MORE]
- “Enter in our age”, cosa significa? Perché la definite la “vera e propria filosofia del gruppo”?
- Enter in our age è stato il primo nome che io avevo pensato per questo progetto, poi sostituito e abbreviato in Entourage per scelta di tutti i componenti di allora. Enter in our age principalmente è un invito a conoscere il nostro progetto, ad entrare nella nostra "storia" e nel nostro modo di vivere la musica con una libertà di pensiero che si oppone decisamente al pregiudizio ed al preconcetto ma piuttosto lascia spazio alla propria esperienza ed al voler toccare tutto con le proprie mani.
Significa essere curiosi, conoscere e studiare per trovare nuovi stimoli, ma nello stesso tempo andare avanti per la propria strada senza lasciarsi influenzare più di tanto, con la voglia sempre di evolversi.
- Dal 2006 suonate in tre, avete mai pensato ad allargare la formazione della band?
- Si, abbiamo pensato più volte di allargare la band con nuovi elementi, ma essere parte di un gruppo che lavora giornalmente insieme comporta un' empatia continua e costante che è difficile da ottenere e soprattutto da mantenere. E' un rapporto molto confidenziale, intimo e complicato. Insomma non è facile ma non escludo che non possa accadere in futuro. Più che altro sento quest'esigenza nel live e non in studio durante la scrittura dei brani o degli arrangiamenti. E' già successo diverse volte di suonare live con altri musicisti e con buoni risultati, ma questo è un'altro tipo di rapporto molto più "easy" e quindi più facile da affrontare.
- Il videoclip di “Tappeto Volante”, brano che apre Vivendo Colore, è stato realizzato in animazione CGI (Computer Generated Imagery) da Giuseppe Scionti, grafico e filmaker indipendente. Cosa vi resta di questa esperienza?
- Sicuramente la voglia di lavorare ancora su questo tipo di videoclip. Siamo molto aperti agli esperimenti. "Tappeto Volante" è nato anche perchè abbiamo trovato la persona giusta, che aveva voglia di mettersi in gioco e di sperimentare seriamente. Inoltre in questo videoclip io ho partecipato anche come autore, cioè ho scritto l'idea iniziale della storia, sviluppata poi insieme a Giuseppe Scionti. Il consiglio di elaborare io l'idea di partenza mi fu data dal primo regista con cui abbiamo collaborato, Francesco Cannavà, che ha curato i due videoclip "Lettere Moderne" e Supercar" (brani tratti dal primo album Prisma), e devo dire che "Tappeto Volante" è stata l'occasione giusta per sperimentare quest'altro modo di scrivere. Mi diverte e mi stimola molto lavorare alla creazione di un prodotto anche video e credo che sia anche utile per ottenere alla fine un prodotto in cui Entourage si possa riconoscere il più possibile.
- A fine 2013 è uscito il vostro ultimo lavoro “Vivendo Colore”, avete in previsione un tour ?
- I concerti sono la nota dolente del nostro progetto. Nessuno di noi si occupa di cercarli, io l'ho fatto per un periodo e poi ho smesso, quindi tutti quelli che facciamo adesso nascono da occasioni casuali. Purtroppo questo aspetto - che è importantissimo - lo curiamo poco, non ci mettiamo impegno ed è male. Nella nostra città non esistono delle strutture che supportano progetti come il nostro ed è difficile trovare un'agenzia di booking fuori disposta a lavorare con una band senza conoscerla, anche se gli piace il progetto e il disco.
Diciamo che l'ambiente che abbiamo intorno non è dei migliori! Messina non ha una storia musicale importante, non ha dei gruppi o dei singoli artisti che hanno fatto crescere l'attenzione su di loro e sulla città, coinvolgendo di conseguenza più gente possibile e innescando quindi meccanismi che hanno portato alla creazione di un certo tipo di strutture manageriali. Noi siamo alla ricerca di un'agenzia di booking e penso che se riusciremo a trovarne una che creda seriamente nel nostro progetto potremmo avere importanti margini di crescita anche sotto questo punto di vista.
- Consiglia tre dischi ai lettori di InfoOggi GrooveOn
Tre dischi che ho ascoltato con attenzione negli ultimi mesi :
1) nick cave & the bad seeds - push the sky away
2) Mark Lanegan - I'll take care of you (l'album di cover)
3) Cesare Basile - Closet ... meraviglia!
ENTER IN OUR AGE - Luciano
Salvatore (Saso) Signoretti
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