Cultura e Spettacolo

Gli alunni dell'IC di Badolato animano il presepe vivente nel borgo di Santa Caterina Sullo Jonio. Riaperti gli antichi Catoja.

Un angolo di Palestina a Santa Caterina Borgo. Ecco la sensazione che si è vissuta camminando per le vie del piccolo borgo ionico. I ragazzi dell’Istituto Comprensivo “Tommaso Campanella”, nello specifico dei plessi collocati nel comune di Santa Caterina, hanno dato vita alla rappresentazione più classica e bella del Natale: il Presepe Vivente. L’evento, dal titolo “Presepe vivente: il messaggio dell’Angelo” è stato organizzato dal Comune di Santa Caterina con l’IC “Tommaso Campanella”. E proprio gli alunni dei plessi di Santa Caterina sono stati i protagonisti della rappresentazione. I centurioni, vestiti con i costumi dell’epoca, hanno accolto i visitatori accompagnandoli per le vie del borgo a visitare le varie scene della natività. I tre Re Magi seggono all’ingresso della rappresentazione suonando l’organetto; seguono le varie botteghe artigianali, l’ovile con tanto di pecorelle, l’officina del fabbro, il bazar, la lavandaia, la reggia di Erode fino ad arrivare alla Natività vera e propria con la Madonna, San Giuseppe e un piccolo bimbo in carne ed ossa adagiato nella mangiatoia e riscaldato da un asinello. 

Tanti i bambini nelle vesti di angeli e pastorelli che animano le vie del borgo illuminate da suggestive candele. Per i visitatori, piacevolmente sorpresi da quanto potevano ammirare, non è stato difficile notare la gioia sui visi degli alunni che, per una sera, si sono sentiti protagonisti di una storia che conoscono da sempre. I primi a visitare il Presepe sono stati il sindaco di Santa Caterina, Francesco Severino, la consigliera con delega all’istruzione Maria Criniti, la preside dott.ssa Susanna Mustari, la sua collaboratrice, prof.ssa Caterina Leto e il parroco Don Fabrizio Fittante. “Una rappresentazione di cui andare fieri”, sottolinea il sindaco Severino, “organizzata in poco tempo dal Comune, dagli abitanti del posto e, soprattutto, dai bravissimi alunni della nostra scuola egregiamente guidati dai loro docenti. 

Un modo per celebrare il Santo Natale e per mostrare ai visitatori le bellezze del nostro Borgo. Mi corre l’obbligo di ringraziare quanti si sono prodigati per la buona riuscita dell’evento a cominciare dal comitato di cittadini che, spontaneamente, si sono messi all’opera per allestire le sacre scene. Ci tengo a sottolineare che molti dei costumi sono stati preparati con materiale di riuso, proprio per dare un segnale anche ai giovani. Ringrazio la consigliera Criniti che, senza risparmiarsi, tanto si è prodigata nell’organizzazione. Ringrazio anche la Dirigente Mustari per la piena disponibilità nel far partecipare i ragazzi della scuola alla rappresentazione e ringrazio anche Don Fabrizio per la sua presenza”. Visibilmente soddisfatta ed emozionata la dirigente dott.ssa Susanna Mustari nell'ammirare gli antichi mestieri ripresi nei vecchi catoja del borgo, appositamente riaperti. “I nostri alunni si sono distinti, ancora una volta, per la loro bravura. Si sono calati nella parte dando vita ad una rappresentazione molto veritiera. Eventi come questi hanno una grande valenza anche didattica, oltre che sociale. 

Le rappresentazioni storiche, oltre che religiose come in questo caso, danno modo ai ragazzi di sentirsi protagonisti di un passato di cui hanno sentito sempre parlare ma che, per forza di cose, non hanno vissuto. Così la storia diventa vera, per loro, in qualche modo la manipolano, la vivono: non sarà più solo un racconto letto sui libri ma diventa un pezzettino del loro vissuto, che risuona delle note dell'integrazione e dell'accoglienza. Aspetti altrettanto importanti sono il recuperare e il tramandare le tradizioni che appartengono alla nostra cultura, imparare a lavorare in gruppi eterogenei, capire le difficoltà nell’organizzare eventi. Sono sicura che queste esperienze non possono che arricchire culturalmente e umanamente i ragazzi. Ringrazio il Comune di Santa Caterina per aver coinvolto il nostro Istituto in questa bella esperienza, tutti i docenti che hanno affiancato e sostenuto gli alunni durante la fase organizzativa, il referente prof. Parentela, le famiglie, i nonni e i ragazzi che con il loro entusiasmo hanno reso tutto più bello.”