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Gli alberi distrutti della Val di Fiemme "rivivranno" nei violini stradivari
Trento, 17 aprile 2019 - A novembre dello scorso anno una tempesta di violenza inusitata provocò in Val di Fiemme la distruzione per sradicamento di diverse centinaia di migliaia di pregiati abeti, alcuni dei quali molto anziani ma che fino a quel momento godevano di buona salute. Un vero disastro ambientale, uno stravolgimento paesaggistico, ma in questo caso anche una perdita di natura culturale. Infatti, la legna di quegli alberi era da secoli destinata alla costruzione di rinomati violini “stradivari”.
Nei giorni scorsi una parziale buona notizia è giunta a temperare l’amarezza per quell’evento così negativo. Federforeste ha reso infatti noto un progetto che prevede il recupero di una parte di quegli alberi, circa due tonnellate e mezzo, da porre nella disponibilità della Scuola internazionale di liuteria "Antonio Stradivari" di Cremona. L’iter prevede che ognuno degli alberi lavorati venga utilizzato dopo una stagionatura di tre anni per modellare gli strumenti musicali. In questa maniera, gli alberi potranno idealmente rivivere in violini, viole, violoncelli e contrabbassi
Raffaele Basile