Cronaca
Giustizia: Corte Catanzaro, dolore per vulnus indelebile
Giustizia: Corte Catanzaro, dolore per vulnus indelebile Presidente,c'è serenità essere giudici affidati ad altri giudici
CATANZARO, 1 FEB - "Con ferma serenità e fiducia assoluta nell'operato degli inquirenti, abbiamo vissuto il vulnus indelebile inferto alla comunità giudiziaria derivato dai provvedimenti giurisdizionali e disciplinari riguardanti magistrati del distretto, titolari di incarichi di grande responsabilità; al sentimento di stupore, purtroppo di dolore, di inquietudine, professionale e personale, si accompagna la serenità di essere giudici che si affidano e restano affidati ad altri giudici, fedeli al mandato costituzionale di essere gelosi custodi della giurisdizione e del processo in cui il giudice è terzo, e non parte, ed amministra la giustizia 'In nome del popolo italiano'". Lo ha detto il presidente della Corte d'Appello di Catanzaro Domenico Introcaso in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario 2020. Il riferimento è alle recenti indagini della Procura di Salerno, competente per il distretto della Corte d'appello di Catanzaro, che hanno visto coinvolti magistrati in servizio nel distretto calabrese del capoluogo alcuni dei quali anche destinatari di gravi provvedimenti.
Il riferimento, sia pure implicito, da parte del presidente Introcaso a magistrati del Distretto destinatari di "provvedimenti giurisdizionali e disciplinari", é al Procuratore generale di Catanzaro, Otello Lupacchini, ed al presidente di sezione della Corte d'appello e della Commissione tributaria di Catanzaro, Marco Petrini. Lupacchini é stato trasferito d'ufficio e destinato come sostituto alla Procura generale di Torino in accoglimento della richiesta avanzata dal Ministro della Giustizia Bonafede e dal Pg della Cassazione Salvi. La contestazione che viene mossa a Lupacchini é di avere "delegittimato", in un'intervista, il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, criticandolo, in particolare, in merito all'operazione "Rinascita Scott" contro la 'ndrangheta che nel dicembre scorso ha portato all'arresto di oltre trecento persone. Marco Petrini, invece, é stato arrestato il 15 gennaio scorso con l'accusa di corruzione nell'ambito di un'inchiesta della Procura della Repubblica di Salerno, competente sui procedimenti riguardanti magistrati del Distretto di Corte d'appello di Catanzaro. Petrini, secondo l'accusa, avrebbe accettato somme di denaro contante, oggetti preziosi e prestazioni sessuali in cambio di suoi "interventi" in processi penali e procedimenti tributar