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Giuseppe Farina ha restaurato la "Resurrezione" nell'aula delle Udienze del Vaticano

MONTEROSSO CALABRO (VV), 04 GENNAIO 2012 - Giuseppe Farina ha coordinato i lavori dell’opera di restauro della “Resurrezione” di Pericle Fazzini, la scultura fortemente voluta da Paolo VI per l’Aula delle Udienze in Vaticano, da qualche settimana consegnata al suo antico splendore e quindi alla platea dei visitatori.[MORE]

Non capita spesso che sia un’artista calabrese a firmare interventi di questa portata. Questa volta a balzare agli onori della cronaca, non solo vaticana, è stato Giuseppe Farina, docente di scultura, nato e residente a Monterosso Calabro, in provincia di Vibo Valentia, “catturato” da Lisa Schneider, segretaria di Giulio Andreotti, alla Biennale d’Arte di Monterosso del 2008. Lisa Schneider era stata invitata nella ridente cittadina calabra da Giuseppe Farina, direttore artistico della manifestazione, dove era stato organizzato un omaggio a Fazzini. Sedotta dall’entusiasmo dell’evento, la storica collaboratrice di Giulio Andreotti ebbe subito a confidargli: “Maestro andrò a proporre al Vaticano il restauro della “Resurrezione” di Pericle Fazzini. Mi piacerebbe che a coordinare gli interventi sull’opera fosse lei. Il suo amore verso l’arte di Pericle Fazzini mi dice che ho davanti la persona giusta”.

Giuseppe Farina, che non è nuovo a questi incarichi così esaltanti, ha risposto che c’è la sua disponibilità e che si sente molto onorato di poter realizzare un progetto di siffatta levatura artistica. Qualche giorno di tolleranza per l’avvio delle procedure in Vaticano e poi l’assegnazione ufficiale dell’incarico, dopo aver ottenuto l’interesse della Prefettura della Casa Pontificia ed il consenso dell’ex Presidente del Governatorato, cardinale Giovanni Lajolo. Giuseppe Farina viene nominato responsabile artistico di una èquipe di cui fanno parte anche Flavia Callori, responsabile del laboratorio di restauro metalli e ceramiche dei Musei Vaticani, Antonio e Giuseppe Del Giudice, della Fonderia d’Arte 2000 di Nola e altri tecnici della facoltà di architettura “Luigi Vanvitelli” di Napoli, coordinati da Emilio Africano.

Ma ci sono altri nomi altisonanti come Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani, Guido Rainaldi responsabile dell’Aula Nervi, il cardinale Paolo De Nicolò, reggente della Prefettura della Casa Pontificia ed il dott. Gianluigi Tinghi, responsabile del progetto sponsor. Ma come si è pervenuti al definitivo restauro dell’opera? Il 3 Ottobre scorso sono stati avviati i lavori per pervenire ad una prima diagnosi sullo stato di conservazione dell’opera. Poi una serie di interventi di pulitura e trattamenti chimici di combinate per non danneggiare la sensibilità della modellazione. Poi l’applicazione di cere e resine acriliche.

La Resurrezione di Pericle Fazzini, installata nell’Aula Nervi per le Udienze del Santo Padre, è stata restituita in tutto il suo fascino iniziale.

Giuseppe Farina è tornato a Monterosso Calabro con i complimenti di Papa Benedetto XVI, che lo ha ricevuto, alla fine, in forma strettamente privata unitamente ai suoi familiari, della gendarmeria vaticana e di Lisa Schneider contenta di aver realizzato un suo vecchio pallino.

All'artista, richiamato a fare il docente di scultura, sono intervenuti messaggi di congratulazioni da parte di autorità della politica, delle istituzioni e della chiesa. Non è facile descrivere un’opera come la “Resurrezione” di Pericle Fazzini che a prima vista appare come una sorta di gigantesca allucinazione, emersa da un cataclisma. In verità dentro questa scultura sono racchiusi i nostri peggiori incubi, tutto ciò che abbiamo temuto e che guerre e cataclismi – è stato scritto – ci hanno mostrato come possibili. ll caos è per fortuna dominato da un Cristo che campeggia al centro, sia levandosi che sporgendosi verso la sala in una sorta di abbraccio ideale. Non a torto l’Osservatorio Romano lo ha definito, in un articolo di Sandro Barbagallo, “Quell’abbraccio che domina e placa ogni tempesta”.