Cronaca

Giugliano, vasto incendio a Casacelle: in fiamme il deposito giudiziario. Feriti quattro pompieri

GIUGLIANO, 31 AGOSTO 2015 – Un incendio di vaste proporzioni si è sviluppato questo pomeriggio in zona Casacelle, a Giugliano, in provincia di Napoli. A bruciare un deposito giudiziario dismesso, dove sono custodite auto e altri mezzi sequestrati. [MORE]

Intorno alle 15.00 di oggi alte colonne di fumo nero, visibili anche a chilometri di distanza, si sono alzate in cielo in direzione di Casacelle. L’incendio ha coinvolto circa 300 auto, esplose mano a mano che venivano avvolte dalle fiamme.

Sul posto sono giunti carabinieri, polizia, polizia municipale e ben otto autobotti dei Vigili del fuoco, come spiegato su Facebook dal sindaco di Giugliano, Antonio Poziello: «L'incendio è di vaste dimensioni ed i vigili del fuoco faticano a tenerlo sotto controllo. Sono intervenute 8 autobotti. Sul posto anche polizia municipale, Polizia e Carabinieri. Si sentono esplosioni dei serbatoi. Sarà necessario fare chiarezza su questo episodio e sulle sue responsabilità». Presenti anche Guardia di finanza ed Esercito.

Il titolare dell’area, Domenico De Luca, ha parlato di natura dolosa: «Non ho dubbi. Non si tratta del caldo, né di altro. Qualcuno ha voluto farmi un dispetto».

Quattro vigili del fuoco, coinvolti nelle continue esplosioni, sono rimasti feriti. Prontamente trasportati all'ospedale San Giuliano, non hanno riportato ferite gravi ma restano in osservazione anche per le quantità di fumi tossici respirati. "Spero che le ferite siano lievi, ma in ogni caso mi recherò in ospedale per assicurarmi del loro stato di salute", ha dichiarato il primo cittadino di Giugliano.

E’ da tempo che i residenti della zona segnalano la pericolosità della depositeria giudiziaria più volte oggetto di inchiesta. Anche il noto programma televisivo “Striscia la notizia” si era interessato alla vicenda, mandando in onda più di un servizio che mostrava le scarse condizioni di sicurezza in cui versa il deposito, sito in via Don Bosco, in un’area da tempo vittima di sversamenti abusivi e mai totalmente bonificata.

Foto e articolo di Antonella Sica