Cronaca

Giudici di Pace:niente udienze per dieci giorni

LIVORNO, 10 NOVEMBRE 2011Si preannuncia un probabile blocco delle attività giudiziarie dal 21 novembre al 2 dicembre prossimi. Lo stop sarà limitato alle attività  dei giudici di pace, che si asterranno dalle udienze civili,  penali e in materia di immigrazione.[MORE]

Le maggiori associazioni di categoria hanno infatti in queste ore proclamato uno sciopero unitario a fronte dell’anacronistico trattamento della categoria, priva di  tutela previdenziale e soggetta a mandati limitati nel tempo, senza garanzia di continuità. I magistrati di pace denunciano inoltre una irrazionale distribuzione degli uffici sul territorio, la carenza di personale amministrativo e il continuo procrastinarsi di una riforma che viene preannnunciata da anni senza trovare realizzazione.

Molti dei giudici sono tra l’altro in scadenza di mandato e parecchie sedi rischiano di rimanere prive o in forte carenza di organico.  A ciò, si aggiunge che di recente il Ministero della Giustizia ha cercato maldestramente di porre rimedio alle carenze strutturali con due provvedimenti tra loro in aperto contrasto: la riduzione e accorpamento delle sedi giudiziarie della magistratura di pace e nel contempo la predisposizione della riapertura delle procedure concorsuali di nomina di nuovi giudici,  in un numero doppio rispetto a quello dei giudici in servizio. Il tutto,  con un rilevante e irrazionale aumento dei costi che graveranno sui cittadini.

In altre parole, i contribuenti rischiano di vedere aumentati i costi di giustizia, anche in virtù dei recenti inasprimenti dei costi di iscrizione a ruolo delle cause, e nello stesso tempo assisteranno a una   diminuzione di quella “prossimità” con il cittadino che ha da sempre contraddistinto questo livello della giustizia. In alcuni casi, infatti, con la riduzione delle sedi giudiziarie, sarà necessario sobbarcarsi a decine di chilometri per raggiungere il magistrato più vicino alla propria zona di residenza.   

Raffaele Basile