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Giro d'Italia 2017: In Sardegna parte campagna prossima tappa, sconfiggere dolore

CAGLIARI, 06 MAGGIO - Il Giro d'Italia, uno degli eventi sportivi piu' amati dagli italiani, ha preso il via sulle strade della Sardegna per raccontare storie straordinarie di agonismo, passione, sofferenza, vittorie, sconfitte. Con gli eroi del pedale pronti a ricevere gli applausi, l'incoraggiamento, le grida di milioni di appassionati. Dietro di loro, la multiforme carovana del Giro e le tante iniziative che, prima e dopo ogni tappa, celebreranno la grande vitalita' di questa kermesse dello sport. [MORE]

Come "Prossima Tappa: sconfiggere il dolore", l'iniziativa informativa ed educativa con cui Boston Scientific, societa' ai vertici del settore biomedicale, e Fondazione ISAL, storicamente impegnata nella Ricerca sul dolore, promuoveranno durante il Giro una migliore conoscenza del dolore cronico e delle piu' avanzate tecnologie mediche oggi a disposizione per combatterlo.

Il dolore cronico, quasi sempre banalizzato e "sottovalutato", affligge il 26% della popolazione italiana e tra il 16 e il 46% della popolazione europea (circa 100 milioni di persone). Fra questi anche tanti sportivi, professionisti o dilettanti che praticano diverse discipline e che sono particolarmente esposti alle "aggressioni" di questo nemico. E sin dalla prima tappa, in Sardegna, fornisce qualche spunto di riflessione sul dolore cronico Rosario Chianese che gestisce due ambulatori di terapia del dolore nel distretto sanitario di Sassari (ospedale Conti) e all'Ospedale marino di Alghero.

Per Chianese: "curare il dolore cronico, che puo' trasformare la vita in una sofferenza insopportabile, e' una sfida medica, un impegno deontologico e un sacrosanto diritto per ogni cittadino. Purtroppo, la ricerca scientifica non e' stata prodiga nel mettere a disposizione nuove molecole e farmaci innovativi, anche se la spesa sanitaria sul dolore sfiora, in Italia 3,4 mld di euro (fonte Aifa). Si aggiunga, a questo, la carenza di informazioni istituzionali sull'esistenza di Centri che si occupano di terapia del dolore. Per questo, va sostenuta in tutti i modi l'attivita' di sensibilizzazione portata avanti da ISAL, Fondazione con la quale ho condiviso importanti iniziative quali il convegno sul dolore neuropatico svoltosi ad Alghero il 29 aprile 2017 e la manifestazione Cento Citta' contro il dolore.

"La casistica - prosegue - legata alla pratica clinica quotidiana evidenzia che circa due terzi dei pazienti soffre di dolori cronici benigni. Una quota importante dalle patologie e' di tipo osteoarticolare, ma anche il low back pain ha un impatto notevole sulla qualita' della vita. Ricordo, infine, che per affrontare queste patologie i medici hanno a disposizione strumenti farmacologici e tecniche piu' o meno invasive; e' pero' bene ricordare che l'approccio deve essere multidisciplinare e olistico, prevedendo anche terapie fisiche riabilitative e adeguato supporto psicologico. La legge 38/10 impone la creazione di una rete di terapia del dolore per sottolineare l'importanza della multidisciplinarieta' nell'approccio al paziente"