Politica

Giovani Democratici Catanzaro: "La Calabria appartiene a noi ed ai nostri figli"

CATANZARO, 29 MARZO 2014 - Scopelliti e Abramo a vele spiegate verso l’abisso. Hanno deciso di imbarcarsi sulla stessa nave che cola a picco, con tanto di ciurma. Fra un azzeramento e qualche riaggiustamento qua e la’, Sergio tenta di tirare alla meno peggio la carretta, ma le sorti del Sindaco sono segnate. Catanzaro è un feudo scopellitiano, la caduta del Presidente avrà delle ripercussioni catastrofiche sulla morfologia politica dei vari territori.

Catanzaro sarà il primo centro di questo assetto a essere rimodellato, orfano politicamente del punto di riferimento principe a livello regionale , della bandiera oramai ammainata, in seguito alle sentenze di una magistratura sempre più decisa a smantellare questo “inattaccabile” apparato dirigente. Questo ci sembra di comprendere dalle ultime parole rilasciate dall’ex-governatore nelle sue vesti di figura istituzionale. Già è vero un messaggio inquietante quello di ieri, sign.Scopelliti, di certo non subliminale, ne’ trascendentale perché la sentenza di ieri non accerta nulla che non sia stato appurato prima nelle dovute sedi dibattimentali.

La gravità del caso Fallara appariva lampante sin dalle prime pagine del romanzo che ha raccontato questa storia agghiacciante, finita con il dissesto da 170 milioni che ha condannato Reggio al commissariamento. Eccolo il suo modello di buona politica, sign.Scopelliti, un modello di contiguità alle ‘ndrine, che lei ha provveduto a sponsorizzare come fosse il paradiso in terra. Ostinatamente e spudoratamente, raccomanda i suoi avversari politici di prepararsi al ritorno suo e della sua squadra politica. Caro sign. Scopelliti, anche dalle sue parti con ogni probabilità è ben noto il detto “La bocca è una ricchezza”.
[MORE]Crediamo che lei e la sua squadra abbiate fornito un apporto determinante all’abbattimento di ogni proposito di buona politica, tanto da rendere ancor più complesso per le nuove generazioni il compito di restaurare questa terra, vittima di una solitudine avvilente. Avete dipinto un quadro apocalittico. E’ vero c’è poco da festeggiare, ha detto bene, sign.Scopelliti. La gamma di opportunità è ridotta al lumicino, chi riconosce, in mezzo a questa palude, gli amici della Calabria, le persone che vogliono bene alla Calabria? Le risposte non riusciamo ancora a fornirle e questo non ci incoraggia. Ricorda Italo Falcomatà, sign. Scopelliti?

All’inizio del primo dei suoi mandati, invitò i cittadini a rinnamorarsi di Reggio, a recuperare quel senso di appartenenza che li avrebbe trascinati senz’altro fuori dall’oblio. Riuscì nella sua impresa ma poi lei e i suoi compari avete restituito la città e la Calabria ai comitati del malaffare. Vent’anni dopo quel messaggio di indiscutibile valore, noi oggi invitiamo i calabresi a recuperare quel sentimento smarrito, a rimettersi scrupolosamente alla ricerca di quelle opportunità. Perché queste le detta il nostro cuore. Ce le suggeriscono quegli angoli della nostra terra sui quali si è posata la mano di uomini meschini che, a quegli angoli, hanno sottratto sostanza e fascino.

Nessuno rimane insensibile di fronte alla desolazione, la spinta necessaria a vivere può imprimerla solo altra vita. A chi ci impone di soffrire, sudare, noi rispondiamo vivendo, con lo spirito di chi sa soffrire e sudare, a dispetto di chi galleggia nel privilegio. Questa è la Calabria che ci piace pensare, una terra dove regnino solidarietà e cooperazione. Occorre adesso fare gruppo. Lasciamo ai nostri figli i nostri sogni e loro li realizzeranno prontamente. Questa certezza muove tutte le nostre convinzioni, risparmiatevi perciò il vostro ritorno di fiamma. La Calabria appartiene a chi soffre e chi suda, a noi e ai nostri figli perché abbiamo sacrificato tanto e i sacrifici ripagano, sappiatelo. 

Giovani Democratici Catanzaro