Cronaca

#GiornoDellaMemoria - Il finanziere-eroe sardo che salvò centinaia di ebrei

CAGLIARI, 27 GENNAIO 2014 – Quando a Chiaramonti (Sassari), il 4 febbraio 1919, nacque il piccolo Giovanni Gavino Tolis, nessuno immaginava che sarebbe diventato un eroe, una di quelle persone coraggiose che, anche nei momenti più bui della nostra storia, non avrebbero perso di vista i veri valori della vita e, pur di aiutare il prossimo in difficoltà, avrebbero perso la propria libertà nella speranza di creare un futuro migliore.

Giovanni Gavino Tolis all’età di vent’anni si arruolò nella Regia Guardia di Finanza e il primo giugno del 1939 fu assegnato alla Brigata della frontiera di Chiasso Internazionale, che dopo l’8 settembre del 1943 divenne uno dei reparti maggiormente impegnati nel tentativo di aiutare sia i movimenti della Resistenza, sia le persone perseguitate dai tedeschi. Il giovane finanziere sardo non si tirò indietro, trasportò lettere e messaggi riservati che le organizzazioni partigiane si scambiavano tra Italia e Svizzera e soprattutto aiutò centinaia di ebrei e profughi disperati a espatriare nei territori elvetici, dove le vittime delle persecuzioni tedesche potevano considerarsi ormai al sicuro. Tolis poté contare sul sostegno di una famiglia che risiedeva proprio accanto al confine; il limite invalicabile attraversava l’orto di casa Luca-Panzica e la signora Giuseppina era sempre operativa per favorire il transito delle persone e delle missive.

La polizia tedesca, che sospettava dei colleghi italiani, mise sotto stretto controllo tutto il personale in servizio a Chiasso. E così, quando il 24 aprile del 1944 il finanziere Tolis fu visto consegnare delle lettere alla signora Panzica, i nazisti non ebbero più dubbi. I due eroi vennero arrestati e condotti nella sede delle SS per l’interrogatorio e in seguito nel carcere di San Vittore a Milano. Il successivo 20 settembre Giuseppina Panzica venne reclusa nel campo di sterminio di Ravensbrück, ma fortunatamente riuscì a tornare in Italia sana e salva nell’ottobre del 1945.

Purtroppo Giovanni Gavino Tolis non ebbe la stessa sorte; dopo un primo periodo nel campo di concentramento di Fossoli e nel lager di Bolzano, venne destinato al Campo di Sterminio di Mauthausen. Dopo aver subito torture e privazioni di ogni genere, il 28 dicembre 1944 il finanziere coraggioso morì e fu cremato. La sua famiglia non conobbe mai le nobili gesta del giovane sardo, che spirò a soli 25 anni. Il 17 giugno del 2010 lo Stato Italiano ha riconosciuto i meriti di Giovanni Gavino Tolis, il "contrabbandiere di uomini", e sessantacinque anni dopo la sua dipartita lo ha fregiato della Medaglia d’Oro al Merito Civile.[MORE]

(Foto da: gdf.it)

Vanna Chessa