Cultura e Spettacolo
Giornate di Primavera dl Fai: aperti al pubblico 750 tesori italiani
PALERMO, 13 MARZO 2014 - Il 22 e 23 marzo tornano le Giornate di primavera del Fondo Ambiente Italiano, giunte alla ventiduesima edizione. Un'occasione per scoprire le meraviglie del nostro patrimonio nazionale solitamente non accessibile. Le porte di 750 tesori tra palazzi, musei, chiese, fortezze, monasteri e tanti altri siti di interesse artistico e culturale, saranno aperti al pubblico con viste guidate a contributo libero. Dal Piemonte alla Sicilia, dalla Liguria al Veneto, come dalla Sardegna alle Marche, sono 320 le località del territorio italiano che potranno essere visitate accompagnati da una flotta di settemila volontari e 22mila apprendisti guide.
“In Italia abbiamo un bellissimo articolo 9 della Costituzione” a tutela del patrimonio paesaggistico e culturale, esordisce il presidente del Fondo Ambiente Italiano, Andrea Carandini. “Ma per agire - spiega - lo Stato deve essere circondato da un certo "calore", da una tradizione culturale che deve essere scolpita nel cuore degli italiani. Le Giornate Fai servono proprio a ricostruire questa coscienza dei luoghi e del loro sapere”.
Sono attesi 600 mila visitatori e 20 mila nuove iscrizioni al Fondo, quest'anno le Giornate spazieranno dal capolavoro di architettura razionalista che è Casa delle Armi al Foro Italico di Roma a Villa Lucca a Napoli, dono di Ferdinando I a sua moglie e al centro di un recente scandalo per abusi edilizi.[MORE]
Ma c’è ancora una novità. “Quest’anno - ha sottolineato il presidente del Fai, Andrea Carandini - le Giornate di primavera saranno dedicate alla figura di Augusto, un uomo che fu in grado di ricomporre l’Impero che stava andando a pezzi, partendo dalla tradizione intera di un popolo. E cambiando così anche la macchina dello Stato. Anche l’Italia è un Paese che sta cadendo in pezzi”.
L’imperatore Ottaviano Cesare Augusto è stato al centro di una Lectio magistralis all’Auditorium Parco della Musica di Roma l’11 marzo. “La storia non si ripete - ha detto Carandini - ma da Augusto oggi possiamo trarre un messaggio importante: le crisi non si evitano, si possono solo rinviare. Dobbiamo metterci tutti insieme, con i grandi del passato e tutte le cose belle che sappiamo fare, e proiettarci in avanti costruendo un futuro. Per farlo, però, serve una visione”.
“Tutti oggi dicono "salviamo l'Italia attraverso il suo patrimonio" - commenta il sottosegretario ai beni culturali Ilaria Borletti Buitoni -. Senza organizzazioni come il Fai, senza la partecipazione della società civile, non ce la faremo mai. Bisogna aprire la coscienza degli italiani e creare una rete, per far sì che anche le istituzioni siano pronte a impegnarsi non solo a parole, ma nei fatti, con i fondi e nella volontà politica. Augusto non è solo un percorso in cui identificarsi come nazione, ma anche un portatore di valori eterni, importanti in questo momento di continuo sfilacciamento”.
Su www.fondoambiente.it/ si possono scoprire tutti i luoghi che parteciperanno alle due Giornate di Primavera Fai.
Michela Franzone