Cronaca

Giorno della Memoria, Napolitano: le minacce agli ebrei, «una miserabile provocazione»

ROMA, 27 GENNAIO 2014 - In occasione del Giorno della Memoria, il Capo dello Stato Giorgio Napolitano ha iniziato il proprio intervento presso la sala dei Corazzieri con le seguenti parole: "Partecipo quest'anno per l'ottava volta alla celebrazione di una ricorrenza e di un incontro che mi hanno coinvolto, come poche altre iniziative in Quirinale, anche emotivamente e in profondità".

 Napolitano ha poi proseguito riferendosi all'episodio delle teste di maiale mozzate recapitate alla sinagoga di Roma: "Lasciate innanzitutto che io sbarazzi subito il campo dalla miserabile provocazione che è stata appena tentata contro tutti noi. Gli autori, che spero possano essere rapidamente individuati, di un insulto assimilabile solo alla stessa ripugnante materia usata in quei pacchi, non hanno nulla a che vedere con la Roma e i romani che per sentimento umano e civile, consapevolezza democratica, educazione e cultura, sono fraternamente accanto agli uomini e donne di origine e religione ebraica, stringendosi ad essi in un abbraccio di solidarietà e in un impegno di lotta rigorosa contro ogni forma di antisemitismo".[MORE]

Il Presidente ha poi sottolineato che "una democrazia non può in nessun modo ignorare i rischi cui possono essere esposti gli innocenti e gli indifesi di sempre","gli ebrei, i rom, i disabili, i malati di mente, gli omosessuali" e , come ha aggiunto Napolitano, gli "stranieri".

Il Capo dello Stato ha infine ricordato con forza che il Giorno della Memoria "è diventato un tassello essenziale del rafforzamento delle basi di conoscenza, di sensibilità umana e morale, di combattività in difesa della pace e dei diritti umani, che sono le basi fondamentali della nostra democrazia".

Valentina Vitali

(Foto: tg24.sky.it)