Cultura e Spettacolo
Giornata mondiale delle api, senza di loro niente cioccolata. Onu, a rischio a causa della attività
ROMA, 18 MAGGIO - Senza più api niente cacao e dunque niente cioccolata, pensiamoci. Potrebbe essere questo lo slogan della giornata mondiale delle api che l'Onu celebra il 20 maggio per attirare l'attenzione sul ruolo chiave di questi piccolissimi e operosi insetti che sono messi a dura prova dalle attività umane e dai cambiamenti climatici. Le api, così come gli altri impollinatori, farfalle, pipistrelli e colibrì, sono messi a rischio dai pesticidi, dai cambiamenti di uso del suolo e dalle pratiche di monocoltura che riducono le sostanze nutritive disponibili.
Il loro faticoso lavoro è invece prezioso non solo per la produzione del miele ma addirittura per la sopravvivenza dell'ecostistema. L'impollinazione infatti è essenziale per la riproduzione delle piante, sia coltivate che selvatiche, e contribuisce alla sicurezza alimentare e alla conservazione della biodiversità. Le api servono inoltre da sentinella ai rischi per l'ambiente perchè forniscono informazioni utili sullo stato di salute dell'ecosistema. Per avere la misura della loro operosità basti pensare che per produrre un chilo di miele le api devono raccogliere il nettare di 4 milioni di fiori e percorrere una distanza che corrisponde a 4 volte il giro della terra.
Il loro lavoro contribuisce a l'impollinazione di più di 170 mila specie di piante. Per produrre un cucchiaio di miele 12 api devono lavorare un'intera vita. Una colonia di api è composta tra le 30 mila e le 60 mila api con una sola ape regina senza la quale non potrebbero sopravvivere. La regina vive tra 1 e 4 anni contro le 6-8 settimane d'estate e i 4-6 mesi d'inverno della vita media di un'ape. L'impollinazione che le api producono gioca un ruolo fondamentale nella crescita di frutta legume sementi ma anche per la produzione di erbe mediche e fibre vegetali, come il cotone e il lino. Senza di loro la nostra diversità alimentare sarebbe ben poca cosa con pesanti conseguenze sull'equilibrio del cibo umano.
Per questo la Convenzione sulla diversità biologica ha riconosciuto come urgente la necessità di affrontare il declino degli insetti impollinatori con un'azione coordinata a livello mondiale. Dunque il 20 maggio, data scelta perchè ricorre l'anniversario della nascita di Anton Janša, che nel XVIII secolo ha sperimentato le moderne tecniche di apicoltura in Slovenia dove era nato e ha reso omaggio all'ape per la sua capacità di lavorare duramente pur avendo bisogno di poca attenzione, l'Onu vuole ricordare che le attività umane continuano a nuocere agli insetti impollinatori esponendoli a rischi sempre più gravi e a un tasso di estinzione tra 100 e mille volte superiore al normale.