Cronaca

Giornata contro l'Aids: non diminuisce il numero di infezioni in Alto Adige

BOLZANO, 1 DICEMBRE 2014 - Come accade oramai dal 1988, il primo dicembre si celebra la giornata mondiale per la lotta all’Aids. Secondo le stime dell’Unaids (Joint United Nations Programme on HIV and AIDS) sono 35 milioni i contagiati al mondo e alcuni di essi non sanno nemmeno di esserlo.

Circa 3 milioni sono bambini, più della metà donne. Solo il 37% di essi, ha possibilità di beneficiare di farmaci antiretrovirali. Nel 2013, su scala mondiale, sono stati più di 19 miliardi i dollari stanziati per combattere il virus. L’Italia possiede il triste primato di essere il Paese nell’Europa occidentale con la più alta percentuale di persone affette da Hiv. Sempre secondo i rapporti dell’Unaids sono oltre 1000 i decessi l’anno nel Belpaese e 4 mila le infezioni, un numero invariato da almeno dieci anni. La città italiana con il maggior numeri di casi Aids è Milano.

In questa baraonda di numeri anche l’Alto Adige non può sorridere. Dal 1985 al novembre 2013 il totale di persone sieropositive è di 803. Al 21 novembre 2013 sono stati accertati 19 casi, contro i 15 dell’anno precedente, dei quali 1 con fattore di rischio legato alla tossicodipendenza e 2 a rapporti eterosessuali e 16 a rapporti omosessuali. Nel 2014 sono state riscontrate 22 nuove infezioni.[MORE]

Questi i dati riportati dall’assessore altoatesino alla famiglia, alla salute e alle politiche sociali, Richard Theiner. Dati che se considerate le proporzioni sono sicuramente allarmanti. La Caritas bolzanina, in occasione di tale giornata contro l’Aids ha lanciato un appello, al fine di un maggiore impegno da parte della società civile nella riduzione di tale fenomeno.

(Immagine da vespamolesta.altervista.org)

Giovanni Maria Elia