Salute

Giornata contro l'Aids. La Rai: non dite profilattico

MILANO, 2 DICEMBRE 2011 – A quanto pare esistono persone che hanno problemi con la parola “profilattico”. Almeno, così risulta da una mail spedita alla redazione Rai, mercoledì scorso, in cui veniva chiesto esplicitamente di non nominare la parola “preservativo” durante la campagna di prevenzione all’Aids. Decisamente un controsenso.[MORE]

La notizia è stata riportata oggi dal Corriere della Sera che pubblica la mail incriminata: <<Carissimi, segnalo che nelle ultime ore il ministero ha ribadito che in nessun intervento deve essere nominato esplicitamente il profilattico; bisogna limitarsi al concetto generico di prevenzione nei comportamenti sessuali e alla necessità di sottoporsi al test Hiv in caso di potenziale rischio. Se potete, sottolineate questo concetto>>. La firma riportata sotto è quella di Laura De Pasquale, funzionario della tv di Stato.

L’ufficio stampa del ministero guidato da Renato Balduzzi ha precisato che <<Non ci risulta che siano partite mail con queste indicazioni>>, ma resta il fatto che, sia nel comunicato ufficiale sia pubblicizzava la giornata sia nella conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, le parole profilattico e preservativo non sono mai state pronunciate.
Dura la reazione di Rosaria Iardino, presidente del network italiano delle persone sieropositive, <<Sono davvero arrabbiata perché non cambia niente. Si è parlato di tutto tranne che dell’unica cosa veramente importante: il profilattico. È una semplice parolina che nessuno ha mai il coraggio di dire>>. C’è il sospetto che la proibizione di parlare di profilattico sia stata influenzata dalla posizione della Chiesa al riguardo.

Ieri, davanti a Montecitorio, i movimenti omosessuali hanno esposto un condom di quattro metri. L’iniziativa è stata sponsorizzata dal network delle persone sieropositive, dall’Arcigay e da Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, che ha spiegato: <<Vogliamo dire al governo Monti che per risparmiare sui costi della sanità deve investire nella prevenzione>>.

Il portavoce e capo ufficio stampa del ministero della Salute fa sapere in una nota che <<Nessuna indicazione è venuta dal ministero circa l’uso della parola profilattico e preservativo all’interno dei programmi Rai nella giornata mondiale dell’Aids lo scorso primo dicembre>> e precisa che <<Gli esperti indicati dal ministero erano assolutamente liberi nei loro interventi. La signora Rosaria Iardino di Nps nella trasmissione “Brave Ragazze” ha parlato sia di test che di preservativo. Il ministero ha fatto presente che quest’anno la campagna di sensibilizzazione nella Giornata puntava sullo slogan “Non abbassare la guardia, fai il test”. Il tema è stato individuato dalla Commissione Nazionale in accordo con la Consulta delle associazioni>>. La nota si conclude precisando che <<Non risulta assolutamente un intervento di tal genere. Ogni altra iniziativa non è responsabilità del ministero ma dei dirigenti Rai”.

Gaia Seregni

(fonte foto: quotidianosanità.it)