Giornalista saudita scomparso: Ankara avrebbe prove su uccisione Khashoggi
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ANKARA, 12 OTTOBRE – Il governo turco, ha affermato ai funzionari statunitensi di essere in possesso di registrazioni che confermano che il giornalista Jamal Khashoggi è stato torturato e ucciso nel consolato saudita a Istanbul, lo riferisce The Washington Post, quotidiano con il quale il giornalista ha collaborato.
Secondo il quotidiano americano che cita sia funzionari turchi che americani, le registrazioni confermano la pista secondo la quale Khashoggi è entrato nel consolato il 2 ottobre prima di essere ucciso."Si può sentire la sua voce e le voci di altre persone che parlano arabo. Possiamo ascoltare come è stato interrogato, torturato e poi assassinato", dice uno degli interlocutori del quotidiano.
Washington e Londra hanno fatto pressione sull'Arabia Saudita e hanno chiesto spiegazioni. Da parte sua, Riyad respinge le accuse turche sostenendo che il giornalista ha lasciato l'edificio, senza alcuna prova a sostegno. Secondo il governo turco, le immagini di videosorveglianza scattate fuori dal consolato sono già state trasmesse dai media, mostrando il giornalista che entra e poi il via vai dei veicoli. I sauditi replicano che le telecamere della missione diplomatica non funzionavano quel giorno. Dubbioso, il presidente Erdogan ha sottolineato che l'Arabia Saudita ha "i più avanzati" sistemi di videosorveglianza. Se esce una zanzara, i loro sistemi di telecamere la intercetteranno".
Fonte immagine: VOA News
Luigi Palumbo