Premio Campiello, trionfa Giorgio Fontana con "Morte di un uomo felice"

VENEZIA, 15 SETTEMBRE 2014 - «Grazie ai lettori e grazie al mio editore, un premio che mi spinge a lavorare di più e meglio. Fa parte della mia etica di scrittore. Quando si finisce un libro bisogna chiudere la porta dietro di sé, ma quando si riapre occorre qualcuno che ti aspetti». Con queste parole ha commentato la propria vittoria Giorgio Fontana, lo scrittore di Saronno ma milanese d'adozione che si è aggiudicato il prestigioso premio Campiello, totalizzando 107 voti su 291 arrivati dai giurati. Fontana, autore di “Morte di un uomo felice”, è anche tra i vincitori più giovani a vincere un Campiello: i suoi 33 anni lo piazzano subito dopo Alberto Bevilacqua, al quale fu conferito il premio all'età di 32 anni.

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Il romanzo, “Morte di un uomo felice”

Edito da Sellerio e pubblicato in quattro edizioni, “Morte di un uomo felice” affronta una storia delicata ambientata in una tesa Milano del 1981, quando gli strascichi degli anni di piombo vomitavano rigurgiti radi ma non meno violenti: Giacomo Colnaghi è un magistrato che indaga sull'attività di una nuova banda armata, responsabile dell'omicidio di un politico democristiano. Il protagonista vive un acceso contrasto tra il proprio lavoro, freddo, scientifico, e una fervente fede cattolica, uno scontro che però lo porta sia a risolvere il caso che a meditare e riflettere su quegli anni bui in cui vessa il suo Paese.

Terzo posto per il favorito Mauro Corona

Al secondo posto si è classificato Michele Mari con “Roderick Duddle” (Einaudi) con 74 voti, mentre Mauro Corona, partito alla vigilia come favorito, non va oltre il terzo posto con il suo “La voce degli uomini freddi” (Mondadori), totalizzando 43 preferenze. Segue poi Giorgio Falco (“La gemella H”, 36 voti) e Fausta Garavini (“Le vite di Monsù Desiderio”, 31 voti).

Il romanzo vincitore ha già i diritti acquisiti per la traduzione tedesca (Hanser) e quella olandese (Wereldbilbiotheek).

Foto: ilfattoquotidiano.it

Dino Buonaiuto