Cronaca

Gioco erotico, accusa di omicidio colposo per l'ingegnere

ROMA, 12 SETTEMBRE 2011- Il gip del Tribunale di Roma, Marco Mancinetto, al termine dell’interrogatorio effettuato presso il carcere capitolino di Regina Coeli, ha deciso di convalidare gli arresti domiciliari nei confronti dell’ingegnere 42enne, Soter Mulé, a seguito del decesso di una ragazza 24enne, vittima di un gioco erotico nato dall’uso della tecnica giapponese dello shibari. [MORE]

 

L’altra ragazza coinvolta nella vicenda, è ancora ricoverata in ospedale in coma farmacologico. Il gip ha deciso di  derubricare l'ipotesi di reato da omicidio preterintenzionale a omicidio colposo, visto che le due ragazze erano consensienti.


Da indiscrezioni derivanti dall’interrogatorio, Soter Mulé avrebbe dichiarato che, “E' stato un incidente, una fatalità. Sono distrutto per Paola ma ditemi come sta Federica". L’ingegnere avrebbe continuato sostenendo che il gioco erotico consisteva nel "legare le due ragazze e non nello strozzarle con le funi. La fatalità tragica è stata nel fatto che Federica è sentita male crollando a terra svenuta causando lo strozzamento di Paola che è stata spinta in alto dal peso dell'amica".


Man mano che passano le ore, però, il quadro che viene fuori dell’ingegnere è alquanto inquietante. Studente modello, diplomato presso l'Istituto Pio XII delle Religiose dell'Assunzione di Roma, laureato in Ingegneria Meccanica all'Università di Tor Vergata ed iscritto ad un secondo corso di laurea in Psicologia alla Sapienza. I suoi colleghi lo reputano un brillante professionista e molti di loro ignoravano completamente la passione di Soté per la tecnica del bondage.


Infatti, Soté , secondo quanto racconta una persona legata a questo mondo, "Nell'ambiente è considerato una delle persone più esperte, con la testa sulle spalle. Questa notizia ci ha lasciato davvero scioccati, siamo sconvolti e sbalorditi. Quando si avviano queste pratiche di sesso estremo bisogna sempre avere tutto sottocontrollo. Ci sono segnali e strumenti che servono proprio a garantire la sicurezza, come un paio di forbici per tagliare le corde se qualcosa dovesse andare storto. Ma Soter queste cose le sapeva benissimo. Proprio non riusciamo a capire cosa possa essere successo”.


E, alla luce di tutto ciò, mettono i brividi alcune frasi scritte da Mulè sul suo profilo di facebook il 5 settembre: «Qualcuno stanotte è morto». E ancora: «Il problema nella vita non è fare male a qualcuno. È fare abbastanza male, tanto male che nessuno possa credere che lo hai fatto veramente tu o che lo hai fatto di proposito». Frase a cui la stessa sua vittima, Paola, risponde: «Saggio Soter».


Questo episodio, purtroppo, ha portato alla luce un mondo ai più sconosciuto, facendo sorgere delle domande. Come spiega la psicanalista e scrittrice, Vera Slepoj, “Le perversioni in campo erotico sono in aumento e questo viene legittimato anche dal mondo della musica con immagini sempre più frequenti di donne in guepiere e uso della frusta che favoriscono il concetto di un sesso senza limiti e senza confini. Negli ultimi anni c'é stata una profonda trasformazione e ora le nuove generazioni sono convinte che si può fare qualsiasi cosa". In questa mancanza di regole e limiti si innesca anche un "aumento della sottovalutazione della pericolositàe della dipendenza psicologica”.


La psicanalista continua sottolineando che “c'é quasi sempre una doppia vita e una cultura dell'eccesso irreversibile. Quando un individuo ha bisogno di emozione estrema siamo all'interno di un processo patologico. E' una frenesia che funziona come una sorta di antidepressivo che ha come contraltare l'uso di qualsiasi strumento in grado di eccitare l'annullamento di una personalità insoddisfacente in questi meccanismi”.


In merito al caso specifico la Slepoj ha evidenziato che, "Non si tratta di moralismo qui il problema è di salute mentale".

 

Rosy Merola