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Giochi 2018: Tas conferma esclusione 45 atleti russi da Olimpiadi

PYEONGCHANG, 9 FEBBRAIO - Il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna ha confermato l'esclusione di 45 atleti russi e di due allenatori dai Giochi olimpici invernali di PyeongChang. A comunicarlo, a poche ore dalla cerimonia d'apertura dei Giochi nella Corea del Sud, e' stato il segretario generale del Tas, Matthieu Reeb durante una conferenza stampa svoltasi al centro stampa di PyeongChang. Gli atleti russi avevano presentato ricorso contro la decisione del Comitato Olimpico Internazionale di escluderli dai Giochi a seguito del loro coinvolgimento nello scandalo nazionale del doping. Alle Olimpiadi invernali partecipano solo gli atleti russi ritenuti puliti al di sopra di ogni ragionevole dubbio[MORE]

Dei 45 atleti russi esclusi, 32 erano papabili a prendere parte alle Olimpiadi. Il collegio degli arbitri del Tas, presieduto dalla canadese Carol Roberts, ha motivato la decisione affermando di aver verificato se il metodo adottato dal Comitato Olimpico Internazionale il 5 dicembre 2017, quando sospese il Comitato Olimpico russo (ROC) per i troppi casi di doping ed il doping di Stato attuato per i Giochi del 2014, fosse stato un comportamento discriminatorie e sleale.

Contrariamente, la commissione del Tas ha reputato l'esclusione della Russia non come una sanzione bensi' una decisione di eleggibilita'. Il Cio aveva comunque concesso a 168 atleti russi di prendere parte ai Giochi sotto l'acronimo OAR, ovvero Olympics Athletes of Russia essendo il ROC sospeso fino a data da destinarsi. Tra gli atleti che avrebbero potuto gareggiare alle Olimpiadi di PyeongChang c'erano nomi illustri come Viktor Ahn, russo di origini sudcoreane campione dello short track che a Sochi 2014 vinse tre ori ed un bronzo, il campione olimpico nella staffetta del biathlon, Anton Shipulin, il fondista Sergey Ustyugov e la pattinatrice d'artistico Ksenia Stolbova