Politica

Gilet gialli: spunta su Facebook 'Coordinamento italiano'

TORINO, 25 NOVEMBRE - Spunta su Facebook un sedicente "Coordinamento nazionale Gilet gialli Italia". Una pagina con questa denominazione e' stata aperta il 19 novembre da un utente anonimo, iscritto al social col nickname "Giornalista". Accedendo a questo profilo, si scopre che a sua volta e' stato creato da un canale televisivo, "latvdellagente", apparentemente basato nella citta' siciliana di Gela (Caltanissetta).

"Facciamo partire la prima protesta dei gilet gialli in Italia - si legge sulla pagina Fb che si ispira al movimento francese - non paghiamo piu' le autostrade se i pedaggi non scendono di prezzo e se a gestirle rimane Autostrade spa". Il coordinamento si batte anche contro la direttiva Bolkestein e la tassazione troppo elevata per le imprese. E ieri, giornata degli scontri agli Champs-Elysees tra gilet gialli e forze dell'ordine a Parigi, sulla pagina Fb e' stato lanciato il messaggio: "Oggi Champs Elysee, la prossima a Roma. Avanti tutta!". Su Facebook sono stati aperti anche un paio di gruppi che usano il 'brand' dei gilet gialli e che al momento hanno pochisimi iscritti, meno di una decina.

Il primo post e' del 19 novembre. "Facciamo capire alla politica che gli Italiani non ne possono piu'". Ieri, a poche ore dal blitz al casello di Genova est, i responsabili della pagina hanno postato l'articolo tratto dal Secolo XIX che parlava della protesta sull'autostrada genovese e hanno scritto: "Oltre al carburante, noi in Italia abbiamo anche i pedaggi autostradali piu' cari d'Europa e in piu' Autostrade SPA fa scarsissima manutenzione e poi succedono le disgrazie come quelle di Genova. Facciamo partire la prima protesta dei gilet gialli in Italia. Non paghiamo piu' le autostrade se i pedaggi non scendono di prezzo e se a gestirle rimane Autostrade Spa".

La prima adesione arriva da Giancarlo Nardozzi, presidente nazionale del Goia (Gruppo organizzato indipendente ambulanti): dopo essersi presentato alla pagina, Nardozzi spiega le motivazioni che lo hanno spinto ad aderire: "Ho aderito a questo coordinamento per aiutare a superare le difficolta' della categoria e per cercare di apporre dei cambiamenti anche protestando sempre in forma civile e legale a sostegno di questo governo ormai circondato da tutti, mi sono reso conto dello stallo alle risoluzioni dei problemi, risoluzioni che noi abbiamo sostenuto e che oggi l'Europa vuole vietare sostenendo in pratica l' austerita' che fino ad oggi il vecchio governo ha esercitato sul popolo e che ha portato e tiene alla fame milioni di Italiani Il coordinamento - spiega Nardozzi - e' rivolto a tutte le categorie e ci aspettiamo che associazioni e anche politici di buoni principi aderiscano all'iniziativa per far si che la voce del popolo prevalga su quella degli speculatori". Il Coordinamento nazionale Gilet Gialli Italia si batte in particolare contro la direttiva Bolkestein e la tassazione troppo elevata per le imprese. La pagina al momento conta circa 800 like.