Estero
Giappone: l'Imperatore Akihito abdica al trono
TOKIO, 29 APRILE - Ha inizio oggi la cerimonia che porterà all'abdicazione del trono giapponese, da parte dell'Imperatore Akihito.
Dopo 30 anni di impero, succeduto al padre Hirohito, l'ormai 85enne "Heisei"(pace raggiunta), questo sarà il nome postumo del sovrano uscente, lascerà il trono del Crisantemo, al figlio maggiore Naruhito, dando inizio ad una nuova era denominata "Reiwa"(ordine e armonia). É la prima volta dopo 200 anni di storia della casa reale giapponese, che si verifica l'abdicazione da parte del sovrano, da quando l'imperatore Kokaku lasciò il trono nel1817.
Nell'ambito della più antica monarchia ereditaria esistente al mondo, senza mai aver subito interruzioni, oggi a Tokio, hanno preso il via, ufficialmente, i riti per la cerimonia finale, che soltanto nella mattina di domani, decreteranno l'ascesa al trono del principe Naruhito. All'interno del Palazzo Reale, tutto è pronto, vestito con abito e cappello tradizionale e un lungo strascico, retto da un ciambellano, Akihito ha raggiunto uno dei templi di palazzo, dedicato alla Dea del sole Amaterasu, progenitrice della stirpe imperiale, per annunciarle che rinuncerà ai suoi privilegi.
Un imperatore uscente che, dal 1989, anno della salita al trono, si è sempre dedicato, instancabilmente, ad un'importante opera di riconciliazione nazionale, quando le ferite della guerra erano ancora vive e che il padre Hirohito non era riuscito a sanare. Affiancato sempre dalla moglie Michiko, la prima non nobile a sposare un erede al trono, nei momenti più difficili per la società nipponica come il terremoto di Kobe o il disastro nucleare di Fukushima, la coppia imperiale ha compattato la nazione, suscitando nei propri confronti una tale ammirazione da parte dei sudditi, più o meno giovani. D'altro canto, Heisei, ha dovuto continuamente misurarsi con il Primo Ministro Shinzo Abe, che ha sempre contrapposto un crescente militarismo alla sua politica pacifista, trascritta nella Costituzione sotto dettatura americana e che Abe vorrebbe modificare ed assicurare al Giappone un esercito effettivo. Queste diatribe, insieme ai tanti impegni sull'agenda imperiale, hanno fatto si che l'anziano Akihito, decidesse di lasciare il trono, una decisione annunciata al popolo per mezzo televisivo, ed ottenuta con, non poca difficoltà, dal Governo nel 2016.
Proprio in questi minuti, ore 17:00 in Giappone, nella Camera del Pino, si sta procedendo con l'ultimo discorso dell'imperatore, Akihito pronuncia l'addio, abdicando in favore del figlio Naruhito (59 anni), che si presenterà, ufficialmente ai sudditi, il 4 maggio prossimo, insieme alla moglie Masako (55 anni), affacciandosi dai balconi di palazzo imperiale, dopo aver ereditato, nella cerimonia conclusiva di domani, la spada sacra e i gioielli come prova della successione.
Inizierà una nuova epoca per l'impero del sol levante. Arigatou Heisei.
Laura Fantini
fonte immagine Panorama.it