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Giappone: è rischio apocalisse nucleare

Due nuove esplosioni provocate da fughe di idrogeno nella centrale nucleare di Fukushima, ormai a rischio fusione, portano alla ribalta il rischio di una probabile catastrofe nucleare. Nonostante le rassicurazioni dell’Agenzia per la Sicurezza Nucleare nipponica, che ha dichiarato “Non c’è alcuna possibilità che si ripeta un’altra Chernobyl”, la situazione appare gravissima.

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La società che gestisce l’impianto, la Tepco, ha fatto sapere che dopo l’esplosione sette persone sono date per disperse, tra cui sei soldati delle Forze di Autodifesa, l’esercito giapponese, e i feriti sono tre. A Fukushima si è verificato un guasto al sistema che permette il raffreddamento del nocciolo anche dopo che la centrale ha smesso di funzionare, come avviene in caso di catastrofi come questa. Anche dopo lo spegnimento, infatti, il decadimento dei prodotti della fissione continua, e con essa aumenta il calore. Tale fissione avviene all’interno di tubi di acciaio del diametro di un centimetro e lunghi 4 metri che contengono il combustibile sotto forma di pastiglie; un aumento eccessivo di calore può provocare la rottura di questi tubi e la liberazione di isotopi radioattivi. Per prevenire questo si era provveduto all’emissione controllata di radioattività, in modo che non si accumulasse pressione all’interno. Dopo le esplosioni nei reattori 1 e 3, la Tepco fa sapere che si è bloccato il sistema di raffreddamento nel reattore 2, è fallito anche il tentativo di raffreddarlo con acqua marina, e che le barre di combustibile al suo interno già parzialmente non sono ricoperte da liquido di raffreddamento. La Francia accusa il Giappone di minimizzare eventuali rischi. Oggi il ministro francese dell’Ambiente, Nathalie Kosciusko-Morizet, a margine del Consiglio dei ministri dell’Ambiente dell’Ue ha dichiarato:
“Quel che è accaduto in Giappone è chiaramente un incidente nucleare molto grave (…) e il rischio della grande catastrofe non può essere escluso. Ma non abbiamo tutte le informazioni, non sappiamo lo stato di isolamento del reattore. Bisogna evitare che la struttura di isolamento del reattore sia danneggiata . Se l’isolamento del reattore non regge, allora si entra in uno scenario catastrofico”. Ieri la Francia aveva consigliato ai cittadini "d'allontanarsi per qualche giorno" se non hanno "una ragione particolare" per restare nella capitale nipponica. Una posizione, questa, precisata in un aggiornamento oggi. "Anche se a dire delle autorità giapponesi, alle quali noi accordiamo la nostra fiducia, la città di Tokyo non è assolutamente sotto il pericolo di ricadute radioattive, noi riteniamo ragionevole consigliare alle persone che non hanno ragioni essenziali per restare a Tokyo di allontanarsi per qualche giorno dalla regione del Kanto".