Politica

Giannino si dimette da presidente di Fare, ma resta candidato premier

ROMA, 20 FEBBRAIO 2013 - Dopo le polemiche degli ultimi giorni, sono arrivate via Twitter le dimissioni di Oscar Giannino dalla presidenza di «Fare per fermare il declino».

«Dimissioni irrevocabili da presidente. Le mie sono state balle inoffensive ma gravi». Sono queste le parole utilizzate da Giannino per annunciare il suo passo indietro, come già aveva ipotizzato nei giorni scorsi. «È una regola secca: chi sbaglia paga. Deve valere in politica e con i soldi pubblici, io comincio dal privato. Ora giù a pestare destra, sinistra e centro» ha aggiunto Giannino sempre tramite il social network.[MORE]

Giannino resta comunque il candidato premier di Fare, come dichiarato dal nuovo presidente del partito, l’avvocato Silvia Enrico, al termine della direzione nazionale riunitasi oggi a Roma. «La decisione sulle sue eventuali dimissioni se eletto, la prenderà dopo le elezioni» ha affermato la Enrico.

La vicenda che ha portato alle dimissioni del candidato di Fare è nata qualche giorno fa, quando uno dei fondatori del partito, l’economista Luigi Zingales, aveva denunciato che il curriculum di Giannino presentava dei titoli che in realtà non gli appartenevano. Tra le false credenziali accademiche di Giannino ci sarebbe un master di economia a Chicago, una laurea in giurisprudenza ed una in economia, che gli sarebbero state attribuite erroneamente da uno stagista «distratto».

Paolo Massari