Estero
Gheddafi apre negoziati con la Nato. Amnistia insorti di Misurata
"Sì al cessate il fuoco, ma bilaterale. Non lascio il mio Paese"
Tripoli, 30 aprile 2011 - In una nuova apparizione sulla tv libica, Gheddafi ha chiesto oggi alla Nato di avviare negoziati per fermare i raid della coalizione sulla Libia, aprendo anche ad un cessate il fuoco bilaterale. "Paesi che ci attaccate, fateci Muammar Gheddafi ha annunciato che non lascerà il potere e ha chiesto negoziati con Usa e Francia per "fermare i bombardamenti della Nato" e si e' detto pronto ad un cessate il fuoco "non unilaterale". [MORE]
"Paesi che ci attaccate, fateci negoziare con voi", ha detto il colonnello in un discorso di 80 minuti in diretta tv. "Noi non li abbiamo attaccati, non abbiamo oltrepassato i loro confini, perchè loro ci stanno attaccando?", ha chiesto il leader libico.
Gheddafi ha anche detto di essere pronto a far tacere le armi, a patto che sia unilaterale e non solo per le forze lealiste che combattono contro i ribelli. "Siamo i primi ad accogliere un cessate il fuoco, la porta alla pace e' aperta", ha detto.
Proprio durante il discorso del colonnello, i jet della Nato hanno lanciato almeno tre missili contro obiettivi prossimi all'edificio che ospita i locali della tv di Stato, senza causare danni. Le bombe hanno aperto una voragine nei pressi del ministero della Giustizia e hanno colpito altri due uffici governativi.
La Nato "deve abbandonare ogni speranza che Gheddafi lasci il potere, non lascerò il mio Paese e combatterò fino alla morte", ha detto il leader libico. "Siamo pronti a negoziare con Usa e Francia ma senza precondizioni ", ha chiarito. "Non ci arrenderemo, ma vi chiedo di negoziare. Se volete petrolio, firmeremo contratti con le vostre aziende, non vale la pena andare in guerra per questo", ha spiegato. "Sono sacro per il popolo libico, sono un simbolo e un padre per loro, piu' sacro dell'imperatore del Giappone", ha concluso il colonnello
Tripoli Offre Amnistia insorti misurata
-Se ''i gruppi armati deporranno le armi entro 3 maggio
Il regime di Tripoli ha offerto ieri un'amnistia agli insorti di Misurata se consegneranno le armi entro il 3 maggio. Il portavoce, Mussa Ibrahim, ha citato un comunicato del ministero della Giustizia rivolto agli abitanti della città, assediata e bombardata dai lealisti da oltre due mesi, in cui si chiede ''a tutti i gruppi armati di deporre le armi in cambio di un'amnistia". Poi ha ingiunto ai combattenti stranieri di andarsene, altrimenti - ha minacciato - "vi stermineremo".