Cronaca
Gestore incassava introiti di siti archeologici destinati alla regione e ai comuni
PALERMO, 28 NOVEMBRE 2012 – È stato condannato agli arresti domiciliari Gaetano Mercadante con l’accusa di peculato. L’uomo, ricoprendo il ruolo di “incaricato di pubblico servizio”, si è appropriato indebitamente della somma di 19 milioni di euro. Le indagini che hanno portato all’arresto dell’imprenditore sono state condotte dalla Guardia di Finanza che stamane gli ha notificato l’ordine di restrizione
Si era avvalso di tre Associazioni temporanee d’Impresa quali Novamusa Valdemone, Novamusa Val di Noto e Novamusa Val di Mazara di cui era legale rappresentante in Sicilia.[MORE]
Questa somma di cui si è appropriato sarebbe derivata dalla vendita di biglietti d’ingresso nei siti archeologici siciliani. Questi 19 milioni corrispondono all’ammanco di 14 milioni di euro nel bilancio regionale e di 5 milioni nei bilanci comunali. Ne aveva versati altri 14 a Regione e Comuni ma molto in ritardo rispetto ai termini del contratto e mai giustificò il fatto.
Tra i vari siti gestiti dalle società di cui Mercadante era rappresentante legale ci sono il Teatro Antico di Taormina, i musei archeologici di Messina, Siracusa, Trapani, le aree archeologiche di Segesta e Selinunte.
(immagine da www.giornaledisiracusa.it)
Leandra Di Caccamo
.
.