Estero
Gerusalemme capitale Israele, il presidente israeliano: altri seguiranno. Hamas chiama all'Intifada
ROMA, 7 DICEMBRE - Nei territori palestinesi e in Israele, a seguito dell’annuncio del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, di voler ufficializzare la città di Gerusalemme come capitale israeliana, la tensione è a livelli mai visti prima.
Tre dimostranti palestinesi sono rimasti feriti in seguito a colpi d’arma da fuoco emessi da armi di militari israeliani quando stamane la manifestazione di protesta a cui partecipavano presso Khan Yunes (Gaza) ha raggiunto la linea di demarcazione della Striscia con Israele. In mattinata, nelle principali città palestinesi della Cisgiordania (fra cui Ramallah, Betlemme e Hebron), sono avvenuti cortei e manifestazioni di protesta, dove i manifestanti bruciavano le bandiere degli Stati Uniti e di Israele.
Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, ha invitato i palestinesi a cominciare da domani la terza Intifada contro Israele: "Domani venerdì 8 dicembre sarà il giorno dell'ira e l'inizio di una nuova intifada chiamata 'la liberazione di Gerusalemme”, ha detto il leader del Politburo del movimento islamista, incornando la stampa a Gaza. Il leader di Hamas ha invocato "un'intifada popolare globale, proprio come ha fatto il nostro popolo a Gerusalemme" (il riferimento è all'ondata di proteste all'inizio di quest'anno contro i cambiamenti dello status quo per la Spianata della Moschea di al-Aqsa, il Monte del Tempio per il ebrei). Haniyeh ha esortato le varie fazioni palestinesi affinché dimentichino le loro divergenze per creare una strategia congiunta contro Israele e gli Stati Uniti.[MORE]
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Alessio De Angelis