BERLINO, 19 AGOSTO - È al vaglio dei ministeri dell'Interno regionali dell'Unione cristiano-democratica e sociale la possibilità di vietare l'uso del burqa e delle varianti di esso. La discussione è nata dopo le varie polemiche per il burkini, ovvero la crasi tra il bikini e il burqa, che ha sollevato molte critiche questa estate sulle spiagge europee.
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"Siamo d'accordo nel voler prescrivere l'obbligo di mostrare il volto dove è necessario per la convivenza nella nostra società: al volante, davanti alle autorità, all'Ufficio di stato civile, in scuole e università, nel servizio pubblico, di fronte a un tribunale. Rifiutiamo all'unanimità il burqa, non è adatto al nostro paese aperto al mondo".
Questa la dichiarazione di Thomas de Maizièr, ministro dell'Interno tedesco, esponente di spicco del CDU, Unione cristiano-democratica e sociale di Germania, partito di maggioranza della cancelliera Angela Merkel. Sempre esponente del governo in tutti e tre i mandati Merkel, de Maizier si è schierato contro il burqa, ed ha dichiarato al canale pubblico ZDF di voler imporre il divieto del burqa e di ogni altra variante che copre il volto, per questioni di sicurezza ma soprattutto per incompatibilità culturali.
Leonardo Cristiano
immagine da: iodonna.it
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