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Germania, neonazisti anti-immigrati manifestano violentemente a Chemnitz

28 AGOSTO – Violenti scontri sono avvenuti a Chemnitz, nella Sassonia, dove un nutrito gruppo di manifestanti di destra si sono riversati nelle strade per protestare contro le politiche migratorie tedesche. La manifestazione giunge in risposta all’uccisione di un cittadino tedesco presumibilmente ad opera di due migranti, un iracheno e un siriano. L’uomo sarebbe stato accoltellato a seguito di una rissa scoppiata durante una manifestazioni. I due uomini sono stati arrestati e accusati di omicidio. [MORE]

L’evento ha scatenato parte della popolazione tedesca sui social, portando in poche ore a una manifestazione contro gli immigrati che è sfociata in tentativi di linciaggio nei confronti di chiunque apparisse come straniero. Le violenze si sono replicati nel giorno successivo, portando a scontri anche con i manifestanti anti-fascisti che sono scesi in strada in risposta ai rappresentanti dell’estrema destra che sono scesi in campo. Nelle colluttazioni sono rimasti feriti due agenti e complessivamente diciotto rappresentanti di entrambe le fazioni.

Fra i manifestanti dell’estrema destra si contano numerosissimi aderenti a Alternativ für deutschland (AfD), partito di estrema destra che in corrispondenza delle elezioni politiche del 2017 ha quadruplicato il proprio bacino elettorale, arrivando ad essere il terzo partito per numero di parlamentari. Anche numerosi aderenti al Patriotische Europäer gegen die Islamisierung des Abendlandes (Pegida), partito islamofobo, e al Nationaldemokratische Partei Deutschlands (NPD), il partito di ispirazione nazista, erano presenti. Non stupisce, dunque, che diversi manifestanti – dieci, secondo quanto è stato dimostrato dagli inquirenti che hanno esaminato le registrazioni – abbiano fatto il saluto nazista durante la manifestazioni. Probabilmente alcuni di questi avrebbero compiuto questo gesto di fronte alla polizia per puro spirito di provocazione, ma il contesto degli scontri e la perseguibilità di esso porterà i dieci manifestanti di fronte alla legge.

Durissima è la condanna della cancelliera Merkel, che afferma “quello che abbiamo visto non ha posto in uno stato di diritto”, in riferimento alla manifestazione e parlando di “odio nelle strade”. Il ministro dell’Interno Horst Seehofer afferma che “né in questa, né in altre situazioni può essere giustificabile il ricorso alla violenza o a tumulti violenti”. Tuttavia, l’operato non tempestivo ed efficace della polizia è messo sotto accusa. Di diversa opinione è il deputato di Afd Markus Frohnmaier, che su Twitter sostiene “se lo Stato non può più proteggere i suoi cittadini, i cittadina vanno in strada a proteggere se stessi. Molto facile”.

È significativo che l’AfD abbia ottenuto i migliori risultati nella Germania orientale, proprio dove si trova Chemnitz. Si tratta di un’area economicamente poco forte dove si concentra un alto tasso di disoccupati e di cittadini che ricorrono agli aiuti statali.


[Foto: Münchner Merkur]


Velia Alvich