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Germania: domenica al voto, pesa l'incertezza sulla coalizione
BERLINO, 21 SETTEMBRE - A tre giorni dal voto la Germania si interroga sul destino del Bundestag, il Parlamento tedesco.
Tra i vari partiti, sei sono quelli principali presi in considerfazione dai sondaggi: l'Unione, il gruppo parlamentare che raggruppa Cdu (Unione Cristiano Democratica) e Csu (Unione Cristiano-i partiti Sociale) candida alla Cancelleria Angela Merkel, che ricopre questa carica dal 2005 e che cerca uno storico quarto mandato.
Il candidato dell'Spd (Partito Socialdemocratico) è invece l'ex presidente dell'Unione Europea Martin Schulz. Die Linke, letteralmente La Sinistra, partito più radicale rispetto all'Spd, presenta Dietmar Bartsch e Sahra Wagenknecht. Alleanza 90/I Verdi è il partito ecologista, che candida Katrin Goring-Eckardt e Cem Ozdemir.
Fdp (Partito Liberal Democratico) propone Christian Lindner. Quest'ultimo partito un tempo era la terza forza politica in Germania, ma alle elezioni del 2013 è rimasto fuori dal Bundestag. Stesso destino era toccato a AfD (Alternativa per la Germania), formazione nata nel 2013 come partito antieuropeista, poi scissosi. Oggi raccoglie il consenso di un elettorato di estrema destra, nazionalista, anti Islam e anti immigrazione.
Secondo il quotidiano britannico "Financial Times" in base ai sondaggi in testa vi sarebbe l'Unione, al 36%, seguita a distanza da Spd (22%). Gli altri partiti sono staccati e oscillano tra l'8% (i Verdi) e il 10% (Die Linke, Fdp e AfD), ma con proiezioni che consentirebbero a tutti di superare la soglia di sbarramento del 5% necessaria a occupare seggi al Bundestag.
Emanuela Salerno
Fonte immagine: www.ilpost.it
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