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Gentiloni rassicura gli italiani: ''Abbasseremo le tasse sul lavoro''

ROMA, 6 MARZO –"Oggi ha bisogno soprattutto di essere rassicurata", sono le parole del premier Paolo Gentiloni a "Domenica in" su Raiuno, in riferimento alla crisi di fiducia nel governo attestata da alcuni sondaggi, sottolineando inoltre che "i governi fanno quello che dice la Costituzione, senza aggettivi ma in questo momento mi piacerebbe l'aggettivo rassicurante perché gli italiani hanno bisogno di essere rassicurati".[MORE]

Scadenza 2018 e  tasse "La scadenza - ha detto il Premier- è la fine della legislatura: abbiamo molte cose da fare. Dobbiamo completare le riforme del governo Renzi e farne anche di altre nuove e importanti. Certo, i governi possono anche finire prima se viene loro meno la maggioranza in Parlamento. Ma io dico sempre ai ministri che dobbiamo lavorare non pensando alla durata ma alle nostre responsabilità e all'interesse del paese". "Le cose fatte in questi anni ci hanno rimesso in carreggiata, le cose possono migliorare anche nelle buste paga. Ci vuole l'ottimismo delle potenzialità dell'Italia, con realismo dobbiamo restituire più fiducia e sicurezza ai cittadini. I governi non fanno miracoli. I miracoli li fanno i cittadini con i loro sacrifici". E poi: L'obiettivo che abbiamo "sarà quello di un ulteriore abbassamento delle tasse sul lavoro" rendendo "più vantaggiosi gli investimenti".

Agenda riforme e Mezzogiorno E’ necessario inoltre eliminare l’idea provvisorietà tramite un’agenda riforme: "Anche per togliere un'idea di provvisorietà, vorrei che il Governo si desse una agenda di riforme", ha poi aggiunto. "Noi siamo partiti col fiatone, abbiamo fatto un Governo in 48 ore. Abbiamo affrontato diverse emergenze, ora il Governo deve darsi un passo di riforme più strutturale. Penso a lavoro, Mezzogiorno, riforme come quella del processo penale, la legge sulla concorrenza e poi la legge sulla povertà per la protezione delle famiglie in difficoltà a cui dobbiamo dare un ombrello di protezione sociale".

Europa "Senza Europa non andiamo lontani, diventiamo delle piccole patrie in lotta tra loro", ha poi affermato il presidente del Consiglio. "Mi auguro che a marzo, nella Sala degli Orazi e Curiazi di Roma, si firmerà una bella dichiarazione", ha aggiunto parlando delle celebrazioni dei 60 anni dalla firma del Trattato di Roma, costitutivo della Comunità europea. "Secondo me siamo ancora in tempo per riprendere l'idea originale di Unione europea", ha proseguito Gentiloni.

Terremoto e turismo "Stiamo accelerando per le casette, io credo che il problema dell'emergenza immediata lo risolveremo, dopo dobbiamo fare una cosa, forse anche meno appariscente, e cioè limitare i danni collaterali, tipo evitare che si sparga la voce che quella Regione non è più attrattiva da un punto di vista turistico. La Rai ci può aiutare a sottolineare le vocazioni di questo territorio, a Norcia c'è la salumeria, il tartufo, nelle Marche c'è il ciauscolo, le grandi imprese riprendono a lavorare. Facciamo turismo in queste zone per fare esempio. Faremo facilitazioni fiscale per quelle imprese anche chi vuole venire ex novo’’, ha affermato Gentiloni.

E poi: "Abbiamo fatto un conto e lo abbiamo inviato all'Ue: i danni dell'ultimo terremoto ammontano a 23 miliardi". "Bruxelles ci può aiutare con un fondo d'emergenza: ci possono dare una cifra attorno ad un miliardo, l'Italia sarà il Paese che avrà di più da questo fondo di presidenza europea", osserva il presidente del Consiglio. "Ne approfitto per ringraziare il presidente del Parlamento europeo, Tajani, che ci sta dando una mano". ‘’Spendere soldi pubblici senza che questo incida sul nostro debito. E' una cosa positiva".
Consip "Il ministro Lotti - afferma - ha ricevuto un avviso di avvio di indagine a dicembre, la sua vicenda non è cambiata da allora. La mia fiducia nei suoi confronti rimane immutata e mi auguro che arrivi anche la fiducia dal Parlamento".

Testamento biologico "C'è in agenda del Parlamento un provvedimento sul testamento biologico", ricorda inoltre Gentiloni, parlando della vicenda di dj Fabo. "Il governo si tiene un pochino in disparte. C'è una discussione parlamentare, ma è un provvedimento doveroso. Non ha nulla a che fare con l'eutanasia", sottolinea il presidente del Consiglio. 

 

Maria Azzarello

Credit: LaPresse