Politica

Gentiloni: "Basta violenza, il Parlamento non è un social network". M5s e Lega lasciato l'Aula

ROMA, 13 DICEMBRE - “È necessario farla finita con questa escalation apparentemente inarrestabile di violenza del dibattito politico. Il Parlamento non è social network, dobbiamo tutti contribuire a rasserenare il clima nel nostro Paese e nelle famiglie del nostro Paese", ha dichiarato il premier Paolo Gentiloni ieri, dodici dicembre, durante un discorso in Aula alla Camera.[MORE]

“Rivendico il grande lavoro che abbiamo fatto, – continua Gentiloni - i risultati che ci vengono riconosciuti a livello internazionale e di cui siamo orgogliosi. Il governo non si rivolgerà a quelli del Sì contro quelli del No, si rivolgerà a tutti i cittadini italiani”

Riguardo la linea politica che vuole seguire ha spiegato: “Intendo concentrare tutte le energie sulle sfide dell'Italia e che attendono gli italiani. Il mio profilo politico è iscritto nel quadro della maggioranza che ha sostenuto quello precedente, maggioranza che non ha perso. Un limite? Io rivendico questo limite e rivendico il risultato di quello fatto”.

Paolo Gentiloni ha poi concluso il suo intervento alla Camera parlando delle zone colpite dal sisma, specificando che “L'intervento nelle zone colpite dal terremoto è la prima cosa, siamo ancora in emergenza e dalla qualità della ricostruzione dipende la qualità del futuro di una parte rilevante del territorio dell'Italia centrale. Da questi passi che faremo dipende anche la forza che avremo nello sviluppare il programma a lungo termine chiamato 'Casa Italia'. Avremo un'agenda di lavoro molto fitta”.

I rappresentati del Movimento 5 Stelle e di Lega Nord, durante il discorso, hanno lasciato l'Aula. Gentiloni, in risposta, ha asserito: "Se c’è stata una cosa davvero bella di questi mesi di campagna referendaria è stata una discussione pubblica sulla Costituzione. Ora non si può fare che la discussione svanisca nel nulla e la costituzione venga dimenticata. Abbiamo i super paladini della centralità del Parlamento che nel momento più importante della vita parlamentare non ci sono. Vi sembra logico: “Vogliamo talmente bene al Parlamento che non ci andiamo”". 

Chiara Fossati

immagine da www.zoom24.it